Italia, Quagliarella: Ringrazio Conte, un vecchietto qui serviva

“Mi raccomando Lorenzo, credeteci fino alla fine”. Fabio Quagliarella è compagno di stanza di Insigne e rivela di tifare ancora per il Napoli, sua squadra del cuore. Allo scugnizzo azzurro regala solo complimenti: “E’ tranquillissimo, sta gestendo bene questo momento felice suo e del Napoli, ride e scherza come gli altri, la Nazionale del resto fa bene a tutti. La maglia numero 10 di Maradona per lui? Gli si metterebbe troppa pressione addosso, giusto che faccia l’Insigne e che resti la bandiera del Napoli”. A 32 anni il bomber granata è tornato a respirare l’aria dell’Italia: “Ringrazio tutti i tecnici che ho avuto e ovviamente Ventura. Magari con qualcuno c’è stato più feeling e meno con altri ma sono contento della mia carriera anche se magari in qualche grande club non sono arrivato nel momento giusto. Alla Juve però mi sono tolto parecchie soddisfazioni, ho giocato anche Conte in bianconero ma c’erano tanti campioni davanti. Qui in Nazionale abbiamo un attacco molto tecnico ed estroso. La concorrenza c'è. Sono tra i più esperti e a disposizione. Se c'è bisogno ci sono. Qui c'è un mix di tutto: Pellè e Zaza forti fisicamente, esterni che possono fare qualunque ruolo. Sono qui perché Conte, come ha sempre detto, chiama chi ha continuità di gioco e prestazioni. In queste sette partite di campionato ho fatto bene. Conte mi ha ascoltato quando dissi che se serviva un vecchietto... E' un onore, sono entusiasta. L’anno scorso ero stato contattato un paio di volte ma ero infortunato, ho sempre saputo che il ct mi seguiva e so che posso ritagliarmi uno spazio. Alla chiamata ci ho sempre sperato, la partita me la sudo sempre, sono arrivati gol, risultati e buone prestazioni così sono riuscito a convincere il mister. Per me è una bella soddisfazione”. Tra le sue ex squadre c’è anche la Fiorentina capolista: “Noi l’abbiamo battuta ma a vederla giocare merita di stare lì, è una delle sorprese del campionato”. Come lo è il Torino: “La società ha fatto scelte giuste, dobbiamo migliorare ancora in trasferta, dobbiamo avere più personalità. In città c’è entusiasmo ma dobbiamo rimanere con i piedi per terra”. Sabato, infine, c’è l’Azerbaijan: “Non perdono da quattro partite, è una squadra tosta, guai a pensare a una passeggiata” Stefano Grandi