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Italia, Mancini: Voglio vincere l'Europeo, Balotelli lo chiameremo

15/05/2018 12:13

Italia, Mancini: Voglio vincere l'Europeo, Balotelli lo chiameremo |  Sport e Vai

“La cosa più bella della nazionale è che non si devono comprare giocatori in giro”. Roberto Mancini si presenta col sorriso e la giacca d'ordinanza nel suo primo giorno da ct dell'Italia. Contratto di due anni a 2 milioni a stagione con premi in base ai successi che la Nazionale. Ci sarà un prolungamento automatico in caso di qualificazione agli Europei. Il suo rapporto con l'azzurro Italia da giocatore è stato controverso: “Ho avuto Bearzot, Vicini e Sacchi, penso che nessuno abbia avuto tre ct in carriera, sono stato tanti anni a Coverciano, purtroppo non abbiamo vinto. Vorrei essere un ct perbene e riuscire a riportare l'Italia dove merita, sul tetto del Mondo e d'Europa. Non vinciamo l'Europeo da tanti anni, è l'appuntamento più vicino e vorrei portare la Nazionale a questo traguardo, non è semplice ma penso che potremo farcela”. Il primo nome che si fa è quello di Balotelli: “Con Balotelli ci parleremo, probabilmente lo chiameremo, fa parte di quei giocatori che vogliamo rivedere come agli Europei di Prandelli. Ci sono diversi giocatori che possono essere molto utili ci sono molti giocatori che possono essere utili alla nazionale anche nei momenti più difficili. Anche con Buffon parleremo e vedremo, così come con De Rossi: hanno dato tanto alla Nazionale e mi sembra giusto. I migliori avranno sempre chances di essere chiamati. Criscito? L'ho allenato quest'anno, vedremo, la Nazionale è aperta a tutti ma l'età conterà perchè dobbiamo pensare anche a ringiovanire la squadra per il futuro”. Del suo staff potrebbe far parte anche Pirlo ( “Dobbiamo parlare con Pirlo e vedere cosa vorrà fare”) e sa bene che l'aspetta un compito difficile: “E' difficile che un ct metta d'accordo tutti, la sfida non è semplice ma nel calcio non c'è nulla di facile. Alle volte si dà la colpa all'allenatore e questo non è nemmeno giusto. Come siamo stati migliori al mondo, può capitare il momento difficile. Dovremo essere noi a riavvicinare i tifosi alla Nazionale ora. Bisogna avere rispetto dei club e dei giocatori, ci sono tantissime partite. Dovremo cercare di dare una rosa di giocatori ampia, che dia la possibilità di far riposare qualcuno". Di moduli non vorrebbe parlare ma spiega: “Difficile dire come giocheremo, ci sono giocatori che non conosco benissimo e devo vederli, poi mi adatterò alle loro esigenze e decideremo la cosa migliore per la squadra. Non chiedo stage, se avremo la possibilità ne faremo ma più per chiamare qualche giovane, per conoscerli meglio. Ma i giocatori viaggiano ogni tre giorni, non è così semplice. Dovremo essere veloci a trovare una base di squadra da portare. Le seconde squadre sono un'ottima cosa, sperando che giochino molti italiani". Mancini avrà un occhio anche sull'Under 21, che torna a Di Biagio: “Il ct ha l'obbligo di stare vicino alle giovanili, ma ognuno di queste squadre avrà il suo allenatore e non voglio disturbare il lavoro dei colleghi”. Tra le parole d'ordine del nuovo ct c'è il sogno: “E' importante che chi viene qui tiri fuori il sogno dal cuore, tutti sognano di vincere un mondiale con la nazionale. Quando uno pensa, da giovane, guardando le partite alla tv, uno sogna, i sogni sono importanti”. Ultima riflessione sul calcio che piace e che calcio che vince: "Chi riesce a giocare bene e non sempre accade, riesce a vincere. Noi cercheremo di avere il maggior numero di giocatori tecnici per fare un bel calcio".

Stefano Grandi


Tags: nazionale mancini balotelli

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