Italia, Mancini ne chiama altri otto e respinge una critica

Dopo il campionato, cinque partite della nuova Italia. Gli azzurri non andranno ai Mondiali, ma si giocheranno un trofeo seppur marginale (il prossimo 1 giugno a Wembley la Finalissima con l'Argentina) e disputeranno quattro delle sei partite in programma nella fase a gironi di Nations League, alcune contro avversarie di grande prestigio come Germania e Inghilterra (il gruppo è completato dall'Ungheria). In conferenza stampa il Ct Roberto Mancini spiega:

"Chiaro che ci sia delusione, io ce l'ho ancora dentro però bisogna ripartire e mi sembra che i tifosi siano ancora attaccati a noi, nonostante quello che è successo. Non meno di 12 mesi fa abbiamo vinto l'Europeo, strameritando. Chi fa l'allenatore sa che quando vince è amato e quando perde è criticato, non è un grande problema. La gente ha ancora in mente l'Europeo e la maggior parte delle persone che ho incontrato mi hanno rincuorato, mitigando la delusione per l'eliminazione dal Mondiale".

Non parlate al Ct di eccessiva riconoscenza nei confronti dei suoi senatori:

"Non credo, se valutiamo la questione tecnica noi saremmo potuti andare direttamente al Mondiale con il gruppo fatto. Purtroppo ci sono stati degli episodi che ci hanno penalizzato troppo. Con la Nord Macedonia ci aspettavamo un risultato diverso, abbiamo perso per un gol dopo un rinvio lungo a fine partita. Ci sono stati episodi negativi che hanno condizionato tutto".

Nel frattempo altri otto calciatori sono stati convocati per gli impegni di giugno, sei dopo gli allenamenti svolti tra martedì e giovedì - Federico Gatti (Frosinone), Salvatore Esposito (Spal), Samuele Ricci (Torino), Matteo Cancellieri (Verona), Wilfried Gnonto (Zurigo) e Alessio Zerbin (Frosinone) - più altri due in aggiunta: Giorgio Scalvini (Atalanta) e Tommaso Pobega (Torino). Per otto che entrano, due che hanno già annunciato forfati: Domenico Berardi (Sassuolo) e Andrea Pinamonti (Empoli).