Italia, Conte: Mio contratto non è priorità, basta tormentoni

Il presidente federale Tavecchio si è pubblicamente augurato di poter trattenere Conte anche dopo gli Europei ma il ct dell’Italia, parlando a Raisport nell’immediata vigilia della gara di Baku contro l’Azeirbajan, liquida così la questione: “Il mio contratto non è un tormentone, la questione viene dopo altre priorità. Io penso solo a qualificarci all’Europeo e a rendere orgogliosi gli italiani di questa nazionale con un bel torneo. Non è vero che sono demoralizzato , semplicemente ora voglio evitare polemiche e concentrare tutte le energie mentali soprattutto su un obiettivo". Se ne parlerà più in là dunque sull’eventualità di prolungare un contratto che scade nel 2016: "La discussione sulle offerte di rinnovo della Federcalcio per ora rimane congelata". Altro tema caldo la polemica sui giocatori tornati a casa, come Berardi e soprattutto Insigne ma Conte smonta il caso : "Il nostro staff medico è di assoluto valore, ma come ct devo avere fiducia nei giocatori, che sono dei professionisti. Se mi dicono che non stanno bene devo credergli". Dopo un passaggio su Pirlo (“è importante anche quando non gioca”) infine c’è un elogio a Verratti: "E' un giocatore su cui puntare. E' giovane e ha grandi margini. Ma ora dipende solo da lui".