Inzaghi, Superlega e non solo: Marotta parla anche di Icardi

Beppe Marotta sugli scudi a Novantesimo Minuto. Il plenipotenziario di mercato dell'Inter ha fatto un parallelo tra Conte e Inzaghi, promuovendo a pieni voti il nuovo tecnico nerazzurro:

"Immaginavo maggiori difficoltà d'inserimento per lui, in realtà si è inserito con più facilità del previsto, supportato anche dalla società. È riuscito a dimostrare il suo lavoro più autentico, dimostrandosi un valore aggiunto nell’area tecnica. Perché Conte non è arrivato agli ottavi di Champions? Non c’è una risposta precisa. Quest'estate il club è stato condizionato da temporali violenti, abbiamo trovato la nostra stella polare con il riequilibrio del club dopo le partenze di Hakimi, Lukaku e di Eriksen, senza dimenticare Conte che aveva tracciato un solco importante. Siamo riusciti a facilitare l’ingresso di Inzaghi, il suo lavoro è stato proficuo. Ora l'obiettivo è la seconda stella".

Quindi su Icardi:

"Al momento l’Italia non è l’Eldorado del calcio come negli anni ‘90, adesso la serie A è un campionato di transizione, spesso si perde in qualità. È normale che è gradito il ritorno di giocatori importanti, ben venga. Comunque non sta a me commentare la vicenda Icardi, non è uno nostro giocatore, noi sicuramente siamo contenti dei nostri attaccanti. Dico solo che il calcio trarrà beneficio nel momento in cui i giocatori di qualità torneranno nel nostro paese".

Infine sulla Superlega:

"Concordo con l’analisi fatta da Infantino. L’ipotesi della Superlega nasceva da un grido d'allarme dei club aderenti, era stato denunciato il fatto che il calcio attualmente rappresenta un modello non sostenibile. Anche il nostro governo deve dimostrare maggiore attenzione. Il calcio è un fenomeno di aggregazione, rappresenta uno spaccato della nostra industria e versiamo un miliardo nella contribuzione, quindi sono sacrifici che andrebbero ripagati".