Inter, Medel: Nel derby dovremo tirar fuori gli attributi

Sarà pure una sfida tra deluse ma Inter-Milan di domenica resta sempre il derby per eccellenza e anche se la classifica delle due squadre lascia ancora tanto a desiderare l’attesa resta alta. Sarà la prima volta di una stracittadina al Meazza per il cileno dell’Inter Medel che però ha già capito quanto conti questa sfida: “Sarà molto interessante, non direi che dobbiamo buttarci all'attacco, ma dobbiamo giocare in maniera intelligenti, con molta aggressività e tirando fuori gli attributi. Spero che ci sarà una buona atmosfera e che i tifosi possano divertirsi guardando questa partita e spero che possiamo conquistare i tre punti. Il Milan è una squadra molto forte, con stagione irregolare come la nostra, merita molto rispetto, non temo nessuno a livello individuale, bisogna avere rispetto della squadra in generale perché è una buona squadra. Ho giocato nel Boca e ho disputato i derby più sentiti, quindi capisco l'atmosfera”. A San Siro ci sarà anche Thohir domenica: “Il presidente come sapete non vive qui, ma è sempre in contatto con noi con videochiamate, messaggi, è sempre in contatto con noi. Per noi è importante sapere che sarà allo stadio e  che ci inciterà. Noi ci mettiamo tutto, cercando di migliorare giorno dopo giorno, non è il miglior periodo della storia dell'Inter, dobbiamo anche accettare le critiche”. Mancini è stato duro prima del successo di Verona, ha parlato di rivoluzione: “ Se questo è stato detto dal mister vuol dire che lui sa che possiamo dare di più, abbiamo reagito bene alle sue parole e abbiamo pensato di poter raggiungere l'obiettivo europeo e fare di più. L’Inter cerca altri mediani? Non dipende da me, ma dallo staff, dalla società. Se la squadra si rinforza sono felice, se verrà preso qualcuno nel mio ruolo lotterò per trovare spazio. Io sono sempre stato a disposizione degli allenatori, prima Mazzarri, ora Mancini. I risultati non sono dei migliori, ma proveremo a fare il possibile in queste nove partite per provare ad arrivare in Europa”. Stefano Grandi