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Inter, Mazzarri: Le critiche? Non sono un attore e non cerco applausi

04/10/2014 12:50

Inter, Mazzarri: Le critiche? Non sono un attore e non cerco applausi |  Sport e Vai

Il successo sugli azeri in Europa League, com’era prevedibile, non è bastato a ridare serenità all’Inter, ancora sotto choc per l’1-4 con il Cagliari. Anche San Siro sta cominciando ad allontanarsi da Mazzarri ma il tecnico nerazzurro ringrazia i tifosi e colpevolizza la critica, rea di influenzare l’ambiente con critiche eccessive. “Io sono sempre stato un allenatore serio, se avanzo qualche critica è perché succedono cose ingiuste. Anche se si vince. Reagisco a una palese ingiustizia. Quando finisce una partita, dopo aver capito l'ambiente, so già quello che verrà scritto. Non devo dire altro, non m'interessa. Alcuni critici influenzano le persone allo stadio con idee non reali”. E sui fischi dello stadio dice: “Sono un allenatore, non un attore. Io penso a lavorare dando il massimo per la società. Non voglio applausi o cori dai tifosi. Ho sempre cercato i risultati e questo è importante. Dopo un anno sono andato sotto la curva per ringraziarlo perché adesso conosco l'ambiente nerazzurro. Loro vogliono davvero bene all'Inter e ci aiutano a rendere al meglio". Mazzarri replica anche a Zeman con il boemo che aveva parlato di Inter individualista e poco portata al gioco di squadra: “Le parole di Zeman non sono state queste. Ogni giocatore fa un lavoro individualità e questo capita quando ci sono tanti giocatori di qualità. Serve un po' di spazio a questo tipo di calciatori. Sono valutazioni da fare in base alla rosa. Da sempre sono conosciuto per un'organizzazione maniacale delle mie squadre". Le tv hanno colto un labiale di Walter Mazzarri che nella gara col Cagliari si lamentava perché vedeva i suoi “senza attributi”: “Posso dire qualsiasi cosa in panchina, anche se a volte devo mettere la mano perché siamo controllati. Io parlo per stimolarli, cercando di tirare fuori tutto da loro. Il tecnico, come già capitato altre volte, può andare incontro a termini forti”.

LA DIFESA - Mazzarri non ci sta neanche a sentir parlare di un’Inter che ha perso certezze: “Sono stato il primo a dire che una partita come quella contro il Cagliari non lascia dubbi, nessuna giustificazione. Magari potremmo ricordarci, come dato oggettivo, che siamo rimasti in 10 per tanto tempo. E dopo? Tutti si sono dimenticati di questo e nel calcio moderno è fondamentale. Non neghiamo il fatto che il Cagliari è inferiore, ma voglio ringraziare la Curva che è stato il dodicesimo uomo in campo. Ho salutato i tifosi e questo è il modo per aiutare la squadra. Poi, se volete, vi faccio notare che la squadra azera ha pareggiato contro il Saint-Etienne rischiando di vincere, militante nella Ligue 1 francese, torneo non troppo inferiore al nostro calcio. Il Qarabag è una signora squadra, i ragazzi sono stati bravi". Walter Mazzarri ricorda anche Mourinho e il suo celebre “rumore dei nemici” auspicando un fortino nerazzurro da dove difendersi: “Spero di sì, già in parte l'abbiamo fatto e stiamo lavorando per questo. Spero di vedere che quello che ci siamo detti lo portiamo sul campo a Firenze. La squadra c'è e lotterà fino all'ultimo secondo. Mourinho? Era un'Inter diversa, ma credo che a livello manageriale sia un grande. Penso sempre alla squadra, anche di notte. Però gli accostamenti meglio lasciarli da parte". Stefano Grandi


Tags: fiorentina inter mazzarri cagliari europa league zeman

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