Inter, Marotta su Inzaghi: Senza Champions cambia tutto

Intervistato da Sport Mediaset nel pre-gara della semifinale di Coppa Italia che vedrà l'Inter affrontare la Juventus all'Allianz Stadium, l'amministratore delegato nerazzurro, Beppe Marotta si è inevitabilmente soffermato sul futuro di Simone Inzaghi, rivelando la posizione della società:

Abbiamo fiducia in Inzaghi e l'abbiamo detto. Ha un contratto con noi, quindi il rapporto di fiducia è pluriennale. Siamo contenti, oggi abbiamo davanti tre obiettivi diversi, anche se stasera ci giochiamo tutto. In campionato c'è discontinuità, ma il fatto di giocarci la finale di Coppa Italia e le semifinali di Champions significa significa che il tecnico e la squadra hanno fatto un cammino importante. Poi, ovvio, vanno studiate le dinamiche economiche per la prosecuzione del cammino... restare fuori dalla Champions l'anno prossimo significherebbe cambiare i piani economici.

Sul modo per uscire dal momento no, Marotta spiega:

Le terapie migliori sono compattezza, unione, senso di responsabilità e maggiore cultura del lavoro. Le motivazioni giocano un ruolo importante. Scelte di formazione? L'allenatore vede ogni giorno la squadra e decide chi mandare in campo. Da questo punto di vista, Inzaghi è il nostro leader.

Cammino altalenante?

Quando l'avversario è di rango e la competizione di alto livello, i giocatori si caricano da soli, ma quando in campionato giochi con squadre di "provincia" hai tutto da perdere... abbiamo lasciato punti con le provinciali più per demerito nostro che per loro meriti. L'aspetto negativo di questa stagione è certamente la grande discontinuità in campionato.

In merito alle parole di Massimiliano Allegri circa il secondo posto virtuale della Juventus, l'ad nerazzuro rivela:

Allegri è un bravo comunicatore. Sappiamo che Inter, Milan e Juventus ono sempre sotto pressione e devono sempre ottenere risultati. Però, per farli servono grandi prestazioni. Allegri è stato bravo a trovare le giuste contromisure a un momento delicato.

Infine, sulle rapporto suo, e di Zanetti, con i giocatori dell'Inter, Marotta commenta:

La dirigenza è compatta, oltre a Zenetti, anche Ausilio e Baccin sono sempre presenti. Parliamo spesso coi giocatori, anche ieri lo abbiamo fatto a pranzo. La dialettica è frequente, ma ciò non deve interferire con le dinamiche curate da Inzaghi, che è il leader e deve trovare le giuste misure. Siamo tutti sotto esame. Se, alla fine, mancheranno i risultati tutti saremo colpevoli, non solo l'allenatore. Ma bisogna considerare che una squadra sola vince e le altre perdono.