Inter, Mancini: Eu.League occasione per tornare in Champions

A non dover lottare per il titolo e a non giocare la Champions un po’ ci soffre Roberto Mancini. Sapeva benissimo a cosa andava incontro nell’accettare la panchina dell’Inter, il Mancio, ed ora farebbe di tutto per accelerare i tempi della ricostruzione. Una strada per arrivare in Champions potrebbe essere proprio l’Europa League, che torna domani con la sfida con il Dnipro. Ai nerazzurri basta un punto per qualificarsi: “Terzo posto e vincere l’Europa League sono le due strade per arrivare in Champions, una delle due dobbiamo centrarla. Abbiamo delle possibilità, però l'EL è una buona possibilità. Dagli ottavi ti dà l'opportunità di vincere un trofeo, è molto importante per noi in questo momento”. Dopo il debutto nel derby (“Abbiamo fatto cose buone, qualche errore, ma fa parte della situazione. Nei 90’ sono stato contento di quello che la squadra ha fatto. Non è così semplice essere compatti e spregiudicati in un colpo solo. Ci vuole qualche partita, qualche risultato positivo che dia convinzione alla squadra. C'è tempo, prima o poi lo faranno”) l’allenatore interista si aspetta altri passi avanti ma non potrà sedere in panchina domani sera: “Mi dispiace, non lo sapevo nemmeno. L'ho saputo tre giorni fa, è la prima volta che mi capita di essere squalificato e di non saperlo. La squadra è rientrata in ritardo l'anno scorso contro il Chelsea, questa è la regola”. In campo si dovrebbe rivedere dal 1’ Vidic: “Ha saltato due allenamenti per un piccolo problema, mi sembra stia abbastanza bene. Lo conosco bene, siamo stati 'cugini' e l'ho visto giocare spesso. Ha esperienza e ci darà una mano. Non ho visto le sue partite, ma credo che dalla Premier alla serie A le difficoltà si trovano. Ha bisogno di un po' di tempo, credo sia questione di assestamento. Così come quando un giocatore dall'Italia va lì”. Mancini non è preoccupato che Kovacic possa andar via a gennaio: “Che possa avere delle offerte è normale, tutti i bravi giocatori le hanno. Non capiterà solo a Kovacic. L'Inter ha la fortuna di averlo, deve farlo crescere e fare in modo che possa fare la differenza nei prossimi anni”. L’ultimo pensiero è sul suo compleanno, Mancini compie 50 anni: “In questo lavoro si ha la possibilità di stare con i giovani e l'età non si sente nemmeno. Da bambino vedevo mio padre di 40 anni e pensavo fosse vecchio, immagino cosa possano pensare di me... Ho compiuto i 40 anni e i 50 anni all'Inter e non pensavo fosse possibile".

Stefano Grandi