Inter, l’ex Eriksen racconta i “Lost minutes”

Christian Eriksen è tornato in campo, in Premier con la maglia del Brentford.  Non è passato neanche un anno da quando il calciatore della Danimarca si è accasciato sul terreno di gioco nel corso della gara degli europei contro la Finlandia. Attimi di puro terrore per tutti, compresi i suoi compagni di squadra che gli hanno prestato i primi soccorsi. Ora però il peggio sembra alle spalle ed Eriksen è tornato a fare quello che ama di più ma in un’intervista intitolata “The Lost minutes” con il Brentford torna a parlare proprio di quei momenti così terribili.

Non avrebbero dovuto giocare, non dopo quel trauma. Non sapevo cosa fosse successo. Non mi ero reso conto di cosa avessero visto. Quando mi sono risvegliato ho sentito che i medici premevano su di me, ho lottato per respirare, poi ho sentito delle voci desoli. Stavo pensando che non potevo essere io quello sdraiato, sono in buona salute. Il primo pensiero che ho avuto è stato pensare di essermi rotto la schierata. Ricordo tutto di quei momenti, tranne quei momenti in cui ero in paradiso. Quando mi sono svegliato dalla rianimazione, è stato come svegliarmi da un sono, ero lontano. Ho rivisti quello che mi è successo, la prima volta in ospedale dopo un paio di giorni. Mi ha infastidito un po’. E’ stata una cosa strana da affrontare. Sono sempre stato molto cauto quindi mi hanno detto che con il defribillatore non avrei corso rischi, ho pensato di tornare a giocare. Poi se qualcosa cambierà allora sarà diverso.