Inzaghi: Non fosse così, sarei più preoccupato

Intervenuto ai microfoni di DAZN al termine della gara pareggiata a San Siro contro la Fiorentina, il tecnico dell'Inter, Simone Inzaghi non nasconde la propria amarezza:

Pareggio fulmineo? Bene, però, chiaramente il primo tempo è stato insufficiente. Perché una squadra come la nostra deve fare di più. Sette punti nelle ultime sette è un dato che forse comincia a pesare. Ci sono ancora tante partite e dobbiamo recuperare. Il pareggio di oggi non mi soddisfa perché abbiamo lasciato altri punti per strada. 

Finale in campo per rincuorare i giocatori? Paura del contraccolpo psicologico?

Paura assolutamente no, normale che la squadra senta maggiore responsabilità. Dopo novembre, dicembre e gennaio perfetti è normale avere un calo. Ora però dobbiamo invertire la rotta e finalizzare di più. Non mi aspettavo un primo tempo così. Arrivavamo dall'approccio sbagliato a Torino, le colpe sono anche mie. Nella ripresa abbiamo fatto meglio, ma non siamo stati bravi a finalizzare.

Sosta?

Penso che ora dovremmo lavorare. Undici-dodici giocatori in nazionale, ma non deve essere una scusa.

Poi, ancora sulla gara con la Viola:

Con il 2-1 nel finale di Sanchez saremmo qui a parlare di altro. Tecnicamente abbiamo sbagliato ad attaccare poco la profondità. Ripeto, non sono contento del primo tempo, ma nel secondo tempo meglio. Abbiamo preso un gol con la palla che passa sotto le gambe e concesso un contropiede finale. Noi abbiamo creato tanto ma non siamo riusciti a segnare. Frenesia? Probabilmente sì. Sarei più preoccupato se la squadra non creasse. La squadra ha sempre creato e questo mi porta ad avere fiducia. Dobbiamo tornare a segnare.

Infine, sulle scelte e i cambi in attacco:

Di volta in volta devo scegliere chi inserire. Ho iniziato con Lautaro e Dzeko, poi abbiamo finito con gli altri tre.