Inter, Inzaghi finale Champions tra ansia e sogno

Intervistato da DAZN al termine dell'ultima gara di campionato, vinta di misura contro il Torino grazie alla rete di Brozovic, il tecnico dell'Inter, Simone Inzaghi, va con il pensiero inevitabilmente alla finale di Champions League, ultimo importantissimo sforzo di una stagione non semplice, ma che ha già regalato la Supercoppa Italiana e la Coppa Italia oltre, ovvimente, al raggiungimento dell'ultimo atto della Champions.

L'intervista di Inzaghi parte con un applauso ai suoi, bravi a interpretare al meglio gli ultimi due mesi:

Oggi volevo vincere. Devo fare un applauso ai ragazzi, perché preparare la gara di oggi con il Torino a sette giorni dalla finale di Champions League non era facile... sono stati bravi.

Poi, sulla probabile formazione titolare a Istanbul, Inzaghi non si sbilancia:

E' da agosto che i ragazzi mi mettono dubbi ogni giorno. Domani avremo un giorno libero, poi ci attende una settimana intesa per preparare la finale. Sarà la gara numero 57 della nostra stagione, che grazie alle alle 56 partire precedenti ci ha permesso di meritare la finale, la gara più importante di tutte. In questo percorso dobbiamo anche dire grazie alle sconfitte, perché ci hanno permesso di crescere.

Restando sul percorso dell'Inter, Inzaghi rivela:

Non abbiamo avuto Brozovic e Lukaku per cinque mesi, ma non deve essere un alibi. Grazie ai successi siamo cresciuti, riuscendo a sistemare la classifica, a vincere trofei e ad arrivare a una finale che era un sogno, che siamo stati bravi a conquistare e che ci giocheremo mettendo in campo i nostri valori.

Finale di FA Cup vinta dal Manchester City?

Non l'ho vista, ma la guarderò attentamente in questa settimana. In finale, si dovrà essere bravi a soffrire insieme e a giocare a calcio per togliere un po' di possesso al City, attaccando mantenendo l'equilibrio e sperando di recuperare tutti i ragazzi che oggi sono rimasti a casa.

Infine, sulle sensazioni che portano alla finale, Inzaghi spiega.

E' una sfida che attendiamo con ansia. Chiaramente, è un'emozione grande, ma prima di oggi mancava ancora tanto da fare. Ora possiamo iniziare a gustarcela al meglio. Avevamo ancora una finale di Coppa Italia da giocare e vincere, oltre alle ultime cinque di campionato, ma i ragazzi sono stati bravissimi e restare concentrati.

Consigli da Pippo sulla finale di Champions League?

E' venticinque anni che si parla di Champions in casa. Se ne è parlato da sempre: dalle sue finali, ai miei quattro gol in una partita. Quello è un argomento che tocchiamo spesso.