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Inter, il pagellone di Palmieri: Acerbi come Lautaro, il voto a Inzaghi e Zhang

19/06/2023 12:12

Inter, il pagellone di Palmieri: Acerbi come Lautaro, il voto a Inzaghi e Zhang |  Sport e Vai

E' un lungo pagellone dei protagonisti dell'Inter l'editoriale di Tancredi Palmeri per Linterista. Questi i voti principali

SIMONE INZAGHI voto 9:

Non si era mai visto un allenatore esonerato da critica e tifosi così tante volte in stagione, arrivare alla finale di Champions (con contorno di due trofei vinti) con le premesse complicate che sconta questa Inter dal punto di vista societario, e cosa che non guasta mai facendolo applicando un gioco tra i migliori d’Italia.

CALHANOGLU voto 8.5:

Il miglior giocatore dell’anno per rendimento, il miglior centrocampista della stagione nell’intera Serie A. Ha sbagliato solo una partita, ahilui la finale di Champions dove è risultato il peggiore


LAUTARO voto 8.5:

Campione del mondo vero. I gol li ha fatti e li continua a fare, con i suoi fisiologici momenti di pausa seguiti da serie positive.

DIMARCO voto 8.5:

Sul podio dei tre migliori in stagione...non era scritto da nessuna parte che avesse la personalità sufficiente per reggere la pressione.


ACERBI voto 8.5:

E’ riuscito ad essere il miglior centrale di centro dell’anno nell’intera Serie A...ha anche annullato Haaland in finale di Champions. Rileggete l'ultima frase, nel caso non sia sufficientemente chiaro.

ONANA voto 8.5:

Un paio di incertezze in campionato sono costate tre punti. Poi però, la crescita di rendimento e personalità vertiginosa, l’affermarsi come uno dei migliori portieri al mondo con la palla tra i piedi, l’eccezionale Champions. Ha senso venderlo solo per almeno 65 milioni. Ma già piange il cuore.

MAROTTA voto 8:

Le nozze con i fichi secchi della scorsa estate hanno prodotto quasi il ricevimento perfetto. Voto abbassato dalla perdita a zero di Skriniar

BASTONI voto 8:

Un tale livello di qualità come standard normale da rendersi quasi un’abitudine a cui non fai più caso.

BARELLA voto 8:

Incredibile, perché più di tutti è il giocatore con il quale rendimento l’Inter configura di più le proprie fortune. Quando finalmente ha smesso di litigare con l’uomo invisibile, si è rivelato il vero leader sul campo a San Siro, in Italia, in Europa.

DZEKO voto 7.5:

Girone di ritorno in flessione dopo una strepitosa andata, coronata dall’mvp della Supercoppa, ma nonostante ciò non si è fatto mancare prestazioni dominanti come quelle nell’andata del derby.


LUKAKU voto 7.5:

Nonostante si sia perso secco metà stagione, e poi ci abbia messo del tempo a carburare, è riuscito comunque a essere il secondo cannoniere dell’anno alla pari con Dzeko. Rimarrà il rimpianto, ma rimane soprattutto il suo stato di forma nell’ultimo mese quando più ce n’era bisogno, quando cioè si è rivisto in toto il Lukaku inarrestabile di due anni fa, che giustifica lo sforzo economico per trattenerlo.


GAGLIARDINI voto 4.5:

Non all’altezza di quel ruolo da rincalzo silenzioso e prezioso che gli viene richiesto.

SKRINIAR voto 4.5:

Dopo un inizio sofferto dovuto alla fine mercato travagliata, è stato tra i migliori risultando decisivo per la qualificazione a danni del Barcellona. Poi a gennaio l’inqualificabile girata di testa: un effetto domino che lo ha portato a un inutile sovraccarico emotivo, che gli ha provocato gli infortuni, che gli hanno fatto perdere una Champions irripetibile.


ZHANG voto NG:

 bisogna riconoscere che come minimo ha avuto la dote di scegliersi i collaboratori giusti, nonché di lasciarli lavorare in pace - o meglio, di non farsi prendere dalla frenesia di cambiarli quando gli eventi potevano suggerire altrimenti.


Tags: inter dzeko lukaku

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