Inter, duro sfogo di Lautaro dopo il rigore decisivo

Scaloni l'aveva mandato in campo nell'acceso finale ma Lautaro Martinez non poteva immaginare un happy end migliore per lui: è toccato al Toro il rigore decisivo contro l'Olanda e dal dischetto l'attaccante dell'Inter non ha sbagliato. Tiro secco, alto e imparabile. Argentina in semifinale ai Mondiali e Lautaro Martinez in paradiso dopo tante critiche.

Alle varie tv il bomber nerazzurro spiega - come aveva anticipato nei giorni scorsi il suo agente - i problemi che lo hanno tormentato nelle prime gare

"Queste settimane ho avuto fastidio alla caviglia, ho lavorato tanto per mettermi in forma subito e recuperare la gamba. Oggi mi è toccato partire dalla panchina, ma sono molto soddisfatto per il lavoro che sto facendo. Non è ancora finito, devo continuare a migliorare e a lavorare, pensare a recuperare e alla Croazia. Era l'ultimo rigore e sicuramente pesava. Era importante vincere, sono contento di aver segnato. Speriamo di vincere il Mondiale, lavoriamo per questo. È il nostro obiettivo, ma ora dobbiamo pensare alla sfida con la Croazia e prepararci al meglio".

Ho calciato un rigore decisivo, come quello della Copa América. In quella camminata verso il dischetto sono stato molto calmo perché mi fido del mio lavoro. Quando ho afferrato la palla, ho pensato a mia figlia. Mi ha cambiato la vita. Lavoro a testa bassa, meritavo di essere qui”.
 

A TyC Sports, infine dice:

"Arbitro? Noi pensiamo a giocare e non meritavamo di andare ai rigori. Abbiamo un grande portiere e lo ha dimostrato. Dobbiamo continuare su questa strada, continuare ad avere fiducia e crescere. Quando abbiamo vinto la Copa América è stato l'inizio. Non dimenticherò mai questo rigore, è stato pesante e penso di lavorare per essere pronto".