E’ il momento di pensare al futuro. Oaktree diventa la nuova proprietaria dell’Inter ma si tratta solo di un primo passo e ora arriva sicuramente il difficile. Il gruppo californiano ora deve guidare il club nerazzurro verso una tranquillità che negli ultimi non c’è stata e che solo i risultati straordinari della squadra di Simone Inzaghi sono riusciti a nascondere.

Oaktree: la gestione del club

Oaktree è qui per restare. Sono queste le parole chiave in questo momento di grande confusione e di transizione per l’Inter. Il fondo americano non ha alcuna fretta di disfarsi dell’asset Inter ma deve invece continuare a lavorare in direzione della stabilità. Una vendita, almeno immediata, non è prevista ma per ricuse a portare l’Inter in acque calme servirà lavoro. La parola d’ordine è pazienza, si continuerà ad andare in direzione di una gestione virtuosa ma senza tagli bruschi.

Stadio: nodo cruciale

Nel 2024 e nella nuova era del calcio mondiale uno dei primi punti all’ordine del giorno riguarda sempre quello dello stadio. Nel corso della gestione Zhang quello dell’impianto è stato un argomento costante che però non ha mai trovato una soluzione definitiva. Ora per Oaktree la questione diventa ancora di più centrale, per rivalutare il club serve uno stadio all’altezza. Nei prossimi mesi si vaglieranno le possibili soluzioni: dall’impianto di proprietà con Rozzano ed Assago sempre sullo sfondo fino al restyling di San Siro. Ma il tempo comincia a stringere.

Marotta e Ausilio alla scrivania, Inzaghi in panchina

Se c’è una cosa dalla quale ripartire e anche con grande fiducia è il campo. Il lavoro fatto in questi anni da Marotta e Ausilio nella costruzione della squadra, e da Simone Inzaghi sul campo resta l’arma vincente. Lo era per Suning e lo è anche per Oaktree. La prima mossa del gruppo statunitense è stata proprio la conferma in blocco del gruppo dirigenziale che ha fatto così bene in nerazzurro e sul campo c’è piena fiducia in Simone Inzaghi. Ora però tocca lavorare anche al comparto giocatori con i rinnovi di Lautaro Martinez e Niccolò Barella che restituirebbero tranquillità anche all’ambiente.

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