Inter, Acerbi: Se non passiamo è una stagione di merda

In sala stampa a presentare il derby di domani assieme a Inzaghi c'è anche Acerbi che dice: "Il Milan vorrà ribaltare il risultato, avrà orgoglio e determinazione ma dipende da noi. Siamo pronti e con l'adrenalina giusta, sappiamo che ci saranno insidie ma vogliamo fare qualcosa di straordinario che sembrava impensabile a inizio stagione. E' stata una settimana con ansia ma è anche un'ansia positiva, pensi a tutto ma devi essere positivo ed avere fiducia in te e nel gruppo. Dobbiamo pensare di fare noi la partita, faremmo un grande errore a pensare di essere già solo l'1% in più di loro, sarà ancor più difficile dell'andata". Nell'ultimo mese l'Inter ha cambiato marcia: "Non solo grazie alla difesa, il merito è di tutta la squadra, il gruppo ha voluto cambiar marcia e questi sono i risultati, senza la coesione di tutti è difficile vincere". 

Lui e Barella hanno già vinto un  Europeo con l'Italia: "Sono due competizioni diversi, in nazionale si era creato da subito un grande entusiasmo che poi portò a vincere, anche ora abbiamo entusiasmo ma anche tanto rispetto per il Milan. Tutto è in discussione, crediamo nelle nostre capacità ma dobbiamo fare anche meglio dell'andata. Non ci sentiamo sicuri dopo il 2-0 abbiamo sempre saputo che c'era il ritorno, non abbiamo ancora fatto niente. Ma se non passi domani è un disastro, è una stagione di merda..Non dico fallimentare ma se esci dopo un 2-0 sai che succede...Vediamo alla fine come andrà e faremo le valutazioni sulla stagione".

Ci saranno diversi italiani in campo nelle due squadre, un bel segnale anche per Mancini: "Lui sottolinea come gli italiani siano un po' in deficit, domani saremo diversi, fa piacere ma non sono questioni che mi riguardano, finisce lì"

Acerbi ricorda anche il suo breve passato al Milan e il momento buio subito dopo: "Sono stato un po' sciocco, grazie a Dio ho avuto questa malattia che mi ha fatto tornare in me se no non sarei qui, ma del passato non mi interessa più. Devo ringraziare il mister e basta, è grazie a lui che sono all'Inter. So quello che voglio e so quello che farò, poi sta a me: se non vado bene il mister non mi fa giocare"