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Insigne fenomeno col Napoli e “normale” con l'Italia, perchè?

07/10/2017 15:30

Insigne fenomeno col Napoli e “normale” con l'Italia, perchè? |  Sport e Vai

Forse Jorginho non dovrebbe rammaricarsi più di tanto dell'ostracismo del ct dell'Italia Ventura, che continua a ignorarlo nelle convocazioni in azzurro. E' da un po' che l'Italia fa...male ai big. Grandi con i club e piccoli quando indossano la maglia della nazionale, sta succedendo a parecchi e un po' troppo spesso. Buffon è uno di questi: con la Juventus è sempre al top ma con l'Italia è sempre meno impeccabile. E Immobile? Con la Lazio non si ferma mai, ma con la maglia della nazionale è spesso irriconoscibile. Ieri nel triste 1-1 con la Macedonia ha stiracchiato la sufficienza Lorenzo Insigne, ma anche lui è un altro giocatore rispetto a quello che fa vedere col Napoli. Se con Mertens, Callejon e compagnia bella è Lorenzo il Magnifico, con la maglia dell'Italia stenta a mostrare tutto il talento che ha. Colpa degli schemi? Fino a un certo punto, se il 4-2-4 utilizzato spesso da Ventura lo costringe a coprire di più, il 4-3-3 visto ieri poteva essere adattissimo alle sue caratteristiche ma ancora una volta il miglior Insigne non s'è visto. Del resto anche Mertens quando smette i panni dell'azzurro Napoli per vestire la maglia dei Diavoli Rossi non è lo stesso Gigante del gol. E non solo perchè gioca quasi sempre esterno. Spiace per Insigne, che di sicuro è uno dei migliori talenti italiani attuali. Meriterebbe i Mondiali, meriterebbe una consacrazione internazionale e chissà che in Russia – se l'Italia dovesse qualificarsi – non possa imporsi agli occhi del mondo ma è un fatto che mai finora l'Insigne del Napoli si è visto quando gioca con l'Italia. Un destino che lo accomuna anche ad altri grandi del passato, si pensi a Roberto Mancini. Una ragione è anche nell'intesa perfetta che è il segreto del Napoli: Insigne conosce a memoria movimenti e caratteristiche di tutti i suoi compagni, gli inserimenti nello spazio di Callejon, le sovrapposizioni di Ghoulam, gli spostamenti di Mertens, i tempi di giocata di Hamsik. Il Napoli è un'orchestra sinfonica: niente jazz, niente improvvisazione ma tanto studio e tanto lavoro. Con la nazionale è tutto diverso e Lorenzinho se ne sta accorgendo a sue spese.

Stefano Grandi

 


Tags: napoli ventura insigne

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