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Inchiesta Juve, spunta nuovo filone: Affari sospetti con Atalanta e Udinese

23/02/2023 07:49

Inchiesta Juve, spunta nuovo filone: Affari sospetti con Atalanta e Udinese |  Sport e Vai

Un'inchiesta infinita quella relativa alla Juventus e alle false plusvalenze. Spunta infatti un altro filone: la Procura di Torino sta studiando le carte di accordi mai depositati in Lega tra Juventus, Atalanta e Udinese a un mese dall’udienza preliminare fissata per il 27 marzo. Nel mirino, in particolare, la cessione di Mandragora all’Udinese nel 2018, per 20 milioni, con possibilità di riacquisto un anno dopo. Lo scrive Repubblica.


“I pm hanno voluto scavare su alcuni rapporti di partnership, tra cui quelli con l’Udinese per 26 milioni di euro. Per i pm Marco Gianoglio, Mario Bendoni e Ciro Santoriello ci sarebbero delle “side letter” sottoscritte solo dalla Juventus dietro ai famosi “impegni morali” di cui parlò l’ex ds Paratici. Nel mirino è finita così la “girandola” di Rolando Mandragora: il centrocampista a luglio 2018, dopo due anni alla Juve, era stato acquistato per 20 milioni dall’Udinese, fruttando una plusvalenza di 13,7 milioni. Il 23 giugno il calciatore si era infortunato a un ginocchio, e il 3 ottobre era stato ricomprato a un prezzo di 10 milioni più 6 di bonus dalla Juve, che lo aveva lasciato però in prestito al club friulano. Per riprenderlo la Juve aveva esercitato poi un’opzione di riacquisto, la cosiddetta “recompra”, norma che permette di inserire a bilancio la plusvalenza. La procura sospetta però che si trattasse di un obbligo di riacquisto mascherato dalla Juventus, che avrebbe dovuto riacquistarlo a 26 milioni, e che non sarebbe quindi nemmeno stato del tutto onorato”.

In procura sono stati ascoltati come testimoni Mandragora e suo padre, che gli fa da agente e ieri anche il vicepresidente dell’Udinese Stefano Campoccia, che Repubblica ricorda essere stato presente alla famosa cena con Gravina organizzata da Andrea Agnelli. Le altre scritture non depositate in Lega, riguardano debiti con l’Atalanta per 14,5 milioni di euro non messi
a bilancio. “Tra le prove, una scrittura tra Percassi e Paratici del 3 settembre 2020. E gli impegni di riacquisto non federali, secondo gli investigatori, avrebbero riguardato i calciatori Mattiello (per 4 milioni), Muratore, (4 anche lui), Caldara (3,5) e Romero (3 milioni)”.

 


Tags: juventus udinese mandragora

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