Il vero mercato del Napoli sono i rinnovi: Allan rimarrà fino al 2022

Poco mobile quando si tratta di comprare nuovi giocatori – come testimoniano le ultime campagne acquisti – ma pronto a blindare tutti i suoi titolarissimi. Questa la vera strategia del Napoli sul mercato. Un'operazione partita negli anni scorsi (solo nella passata stagione hanno rinnovato Mertens, Insigne, Callejon e Koulibaly) e proseguita quest'anno prima con Ghoulam (proprio mentre il terzino era fuori per infortunio) ed ora con Allan che si andrà presto ad aggiungere agli altri suoi compagno. Il centrocampista brasiliano prolungherà fino al 2022 l'attuale contratto arrivando a guadagnare una cifra pari a 2 milioni più bonus. Non bada a spese De Laurentiis quando si tratta di trattenere i campioni che ha in casa ed è anche questo uno dei motivi per cui spende meno per comprarne altri (ma è pronto a fare follie per i suoi pupilli, come Verdi o Chiesa, specie se under 26 e con prospettive di acquisire ulteriore valore sul mercato come per esempio è successo con Zielinski che oggi già vale almeno il doppio degli 11 milioni spesi). Del resto Allan si sta dimostrando la vera arma in più del Napoli di quest'anno. Come lui stesso ha ammesso è la sua migliore stagione in Italia, arrivato a 27 anni è nel pieno della maturità e il suo dinamismo, la sua grinta e la sua capacità di spezzare e far ripartire il gioco ne fanno uno dei meno sostituibili da Sarri. Quando non gioca Allan al suo posto c'è Zielinski (o più raramente Rog) ma la differenza di caratteristiche è enorme. Allan è cresciuto tantissimo proprio negli ultimi mesi. Nelle prime 14 partite di campionato aveva creato in tutto 5 occasioni, nelle successive 6 giornate ne ha create ben 15: nessuno nel Napoli ha fatto meglio in quest’ultimo periodo. Alla fine del girone d’andata ha giocato 14 volte su 19 dal primo minuto, il doppio rispetto a Zielinski, Allan è importante per le sue qualità nell’uno contro uno difensivo: nel Napoli nessuno ha completato più contrasti (52) ma anche in fase offensiva ed è in testa alla classifica dei dribbling riusciti (32) tra i giocatori del Napoli. lI brasiliano è meno coinvolto nella costruzione della manovra (i 52,5 passaggi tentati in media per 90 minuti rappresentano il punto più basso da quando è a Napoli), crea occasioni e dribbla con minore frequenza rispetto allo scorso campionato. Conclude però l’azione con maggiore continuità (1,4 tiri per 90 minuti, il massimo mai raggiunto in carriera in Serie A), prendendosi soprattutto qualche iniziativa in più da fuori, ma senza rinunciare comunque agli inserimenti in area di rigore. Ha già segnato 3 gol, come nella sua prima stagione a Napoli, ma ha ancora molte partite davanti per migliorare il suo record personale. Il prossimo rinnovo è la miglior garanzia per i tifosi azzurri.

Stefano Grandi