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Il Verdi-day: sogno del Napoli, rimpianto del Milan e incubo Inter

20/09/2017 09:46

Il Verdi-day: sogno del Napoli, rimpianto del Milan e incubo Inter |  Sport e Vai

Mezza Italia che ancora non lo conosceva l'ha scoperto ieri sera, quando nel Bologna che ha fatto tremare l'Inter ha giocato “alla Di Stefano” a tutto campo ed ha segnato un gol alla Maradona ma Simone Verdi non è una sorpresa. Il talento rossoblù classe '92 è uno dei giovani più promettenti del nostro calcio e anche la nazionale se ne era accorta. Un rimpianto per il Milan, dove è cresciuto nelle giovanili (il Milan lo prelevò dall’Audax Travacò all’età di 11 anni. Verdi percorre tutta la trafila delle giovanili rossonere e arriva addirittura ad esordire con la maglia milanista nella Tim Cup all’età di 17 anni ma per lui si aprono solo le porte dei prestiti e delle comproprietà fino alla cessione definitiva al Bologna) e un sogno per il Napoli. Il ds Giuntoli, che lo ebbe al Carpi e che l'ha seguito a Empoli, questa estate aveva offerto 15 milioni al Bologna. Cifra rispedita al mittente: fino a ieri ce ne voleva quasi il doppio, oggi chissà, visto le cifre che circolano. Il giocatore però resta nel radar azzurro.

I CONSIGLI DI SARRI - Sarri stravede per lui e lui del tecnico napoletano ha sempre parlato bene: “Sarri mi prendeva da parte e mi diceva: ‘Simone, le qualità le hai, è chiaro che lei hai. Ma devi convincerti tu’. Mi ripeteva: ‘Simone, solo se ti convinci di quello che puoi fare, con il tuo talento, allora arriverai in una grande squadra’. Io annuivo, sì mister, gli dicevo. Con Sarri sono stato ad Empoli, mi ha insegnato tanto, è il mio maestro. So quanto gli devo. No, non ci sentiamo, niente messaggini o quelle cose lì, lui è un po’ orso, anche al San Paolo, non ci siamo nemmeno incrociati. Lui mi ha fatto capire chi sono. C’è affetto, sembra burbero ma non lo è, in realtà è un buono”. Col Milan è diverso. Verdi non rinnega il passato rossonero ma ha sempre detto: Il Milan non credeva in me, forse anche per demerito mio. Il calcio a livello giovanile è completamente diverso, quando giochi coi tuoi pari età è facile mentre quando fai il salto tra i grandi è molto più complicato. Bisogna avere fame sempre". Per il Milan attuale un grande rimpianto: un talento puro nato in casa e che oggi è sbocciato a Bologna, dove ha firmato fino al 2021. Tutto casa e pallone, Simone. Vive a poca distanza dal centro tecnico Niccolò Galli di Casteldebole, nel quartiere della Meridiana a Casalecchio di Reno, e concede poco o nulla alla sua vita extra-campo. Tanta serenità, poche uscite fuori porto, nessuna voglia di fare tardi la sera, tra locali o discoteche.

L'ANTIDIVO - Zero gossip sul suo conto, parla sempre il campo. Lo aveva ammesso lui stesso a inizio anno, quasi a voler mettere le mani avanti: “Sono tranquillo, non sono uno a cui piace uscire la sera, girare per discoteche, non amo fare questa vita”. Non manca certo qualche serata con gli amici e la fidanzata Giulia, studentessa di Cava Manara, paese della provincia di Pavia, che non vive con lui. A prenderlo ci sono sempre i genitori e il fratello, coi quali se ne va senza aggregarsi ai compagni in pullman. “Sono un ragazzo molto semplice – continua – mi piace stare con gli amici e con i compagni”. E proprio con alcuni di loro si è formata quella che dalle parti di Bologna chiamano la “balotta”, di cui fanno parte Adam Masina, Luca Rizzo e Federico Di Francesco, ragazzi che anche per età sono tra i più vicini a Simone. In carriera dopo il Milan ecco il Torino che lo prende in prestito e lo gira a titolo temporaneo prima alla Juve Stabia. Poi all’Empoli, dal 2013 al 2015, dove Verdi realizza le sue migliori stagioni e porta il club toscano in Serie A. Nel 2015 il Milan si aggiudica Verdi alle buste, ma lo cede in prestito prima all’Eibar, parentesi molto sfortunata della sua carriera, e in seguito al Carpi. In biancorosso disputa solo otto gare, impreziosite però da tre gol, infine l'addio definitivo al Milan con destinazione Bologna.Trequartista, , Simone Verdi ha nel dribbling e soprattutto nella velocità palla al piede le sue armi migliori. E’ dotato inoltre di grande estro e fantasia e di un enorme bagaglio tecnico di cui è dotato, cosa che gli consente di svariare su tutto il fronte offensivo, e quindi sulle fasce. Sa usare molto bene entrambi i piedi, educatissimi. E l'Inter se n'è accorta a sue spese.

Stefano Grandi


Tags: milan napoli verdi sarri

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