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Il Napoli si riscopre giovane e bello, pace fatta Sarri-San Paolo

03/12/2016 10:45

Il Napoli si riscopre giovane e bello, pace fatta Sarri-San Paolo |  Sport e Vai

NAPOLI PACE SARRI

Il giorno della pace tra il Napoli di Sarri e il San Paolo – dopo la mitragliata al cuore dell'Inter - ha tante facce: quella di Hamsik, che ha raggiunto Cavani con 104 gol in maglia azzurra e punta ancora più in alto, al mito Maradona che ne ha segnati 115, quella di Reina, tornato protagonista decisivo, ma in positivo dopo qualche battuta a vuoto, quella di Insigne che si è sbloccato al San Paolo ma non finisce qua. C'è la faccia giovane e bella di un Napoli di quasi-millennials: Zielinski, Diawara e Rog – che finalmente ha esordito mostrando un mini-bignami dei suoi colpi – costituiscono oro colato per il centrocampo e non solo in prospettiva. Non sarà forse felice la faccia di Gabbiadini ma anche lui – che pure non ha segnato – ha svolto un ruolo decisivo nel 3-0 all'Inter. Il Gabbia porta sempre il musone e a gennaio saluterà tutti, ma prima di lasciare Napoli vuol lasciare il segno. E un ricordo che non sia solo la sua faccia imbronciata.

NAPOLI PACE SARRI CHAMPIONS –Non poteva esserci insomma miglior viatico per affrontare la gara decisiva di Champions League a Lisbona contro il Benfica: da tempo il San Paolo aspettava la notte perfetta e ieri è arrivata, complice anche un'Inter troppo brutta per essere vera, spezzata in due e senza protezione difensiva in un reparto che di per sé lamenta non poche lacune. Il Napoli si è ritrovato nelle sue armi migliori: il gioco in velocità, i tagli di Callejon, gli inserimenti delle mezze ali dove Hamsik – incredulo per tanta libertà concessagli – è sembrato tornare il tuttocampista devastante di qualche anno fa. Il rientro di Albiol – anche se non è stato sempre impeccabile – ha dato più sicurezza alla difesa dove Reina è tornato a fare il Reina e l'avvio sprint – con due gol in 5' - ha fatto il resto e garantito la festa.

NAPOLI PACE SARRI PROBLEMI –Guai a pensare che tutti i problemi siano alle spalle, basta che cali il ritmo, che qualcuno stecchi e il giocattolino torna fragile perchè questo Napoli al momento – specie senza un vero bomber d'area – o gioca al 100% o rischia sempre, ma motivi per sorridere ce ne sono. Se dei tanti nuovi Maxsimovic e Tonelli (mandato con la Primavera ieri) restano poco o mai utilizzati, se Giaccherini incide poco quando entra (sempre in ruoli diversi, come anche ieri) va detto che Diawara è ormai una certezza, che Zielinski sta finalmente facendo vedere di cosa è capace (ed ha ulteriori margini di miglioramento) e che Rog promette bene e può essere un'ulteriore alternativa sia tattica che tecnica. Insomma la morale è che questo Napoli non è da sesto-settimo posto in classifica e che se non dovesse lottare per i primissimi posti sarà solo colpa sua.

Fabrizio Piccolo


Tags: napoli sarri Diawara

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