Ibra al veleno: "Guardiola non è un uomo, è un codardo"

“Guardiola è un grande allenatore ma umanamente è un codardo, non è un uomo. Non ha attributi”. Che tra Zlatan Ibrahimovic e l’attuale tecnico del Bayern non corresse buon sangue si è sempre saputo, basta andare a rileggersi alcuni passi dell’autobiografia dello svedese per rendersi conto di come il bomber non abbia mai perdonato al tecnico basco il trattamento ricevuto a Barcellona, l’unica macchia forse di una carriera straordinaria del centravanti del Psg. Ibra però, parlando al quotidiano tedesco Der Spiegel ha rincarato la dose contro quello che considera praticamente il suo nemico numero uno: “Mi ha sacrificato per Messi ma non ha mai avuto il coraggio di dirmelo in faccia, non ha le palle, Messi era l’unica stella che brillava ai suoi occhi”. Ibra assicura di non avercela con i suoi ex compagni del Barca ma sottolinea: “Annuivano sempre quando parlava Guardola, sembravano tanti scolaretti davanti al maestrino. Io ho avuto Mourinho come tecnico e per uno come lui avrei dato la vita. Mou non ha bisogno di ritagliarsi un ruolo,quell’altro invece vuole essere perfettivo. Come Tiger Woods, anche lui vuole essere perfetto. Eppure cosa è successo alla fine? Tutti hanno un lato oscuro”. Ibra insiste nel paragone con Mourinho e dopo aver offeso ancora Guardiola  (“un avanzo di escrementi”) aggiunge: “Mou è in grado di confrontarsi con le differenti personalità che ci sono nello spogliatoio come fa anche ora al Chelsea, Guardiola invece evita di rapportarsi con i giocatori di personalità. Perché ha scelto il Bayern? Perché è una squadra che funziona anche senza di lui, era già completa e non aveva bisogno neanche dei nuovi acquisti che ha fatto”. Ad Ibra non dispiacerebbe giocare in Bundesliga, anche se presumibilmente chiuderà la carriera al Psg dopo aver rinnovato di recente il contratto e considera il Bayern una  destinazione gradita ma con una specifica: “Naturalmente quando andrà via Guardiola”.

Stefano Grandi