I segreti dei milanisti al Mondiale e lo step di Leao: Pioli vuota il sacco

Stefano Pioli protagonista della puntata speciale del Club di Sky, in cui si parla di Mondiale in Qatar ma con un occhio al campionato. Sono tanti i calciatori del Milan in spolvero in Qatar e il tecnico rossonero svela un retroscena curioso prima di soffermarsi su Leao:

"Ho dato a tutti i nazionali una regola, quella di chiamarmi alla fine delle partite per dirmi come stanno. Leao? È contento, il Portogallo sta facendo bene. Nel reparto offensivo però c'è grande qualità e concorrenza. Lui ha una tecnica abbinata alla velocità, pochi giocatori possono vantarla. Ha dovuto rapportarsi a una realtà come il Milan, con tutto il rispetto per il Lilla da cui proveniva, e adesso deve ancora fare un ulteriore salto per diventare un campione. Leao può essere più decisivo nell'area avversaria, entrarci con maggiore determinazione. Lui è uno che può fare tutto, è molto intelligente e disponibile e sono sicuro che arriverà ancora più lontano. Di cosa ha bisogno? Di libertà di movimento, ma voglio che chiuda di più sul secondo palo, glielo ripeto sempre".

Anche Giroud sta facendo grandi cose in Qatar:

"Sta attraversando un momento psicofisico ottimale e si sta dimostrando un grande giocatore. Lui ha sempre inciso molto, non solo nei gol, ci mette grande generosità in ogni cosa che fa, è determinato e ha tutte le caratteristiche importanti per essere un leader. Non spero torni a casa presto, credo anzi sia molto più facile allenare giocatori soddisfatti che rimotivarli. Kjaer? Non è tornato felice, la Danimarca affrontava per la prima volta il Mondiale con delle aspettative superiori ed è uscita al primo turno".