Ghoulam: Fa male stare fuori ma del mio futuro non parlo

La sconfitta con la Juve non l'hanno vissuta sul campo, così come non ci saranno in Champions mercoledì e nei prossimi turni: Arek Milik e Faouzi Ghoulam soffrono a star fuori in un momento delicato del Napoli ma si prestano in occasione della presentazione del calendario del club che quest'anno ha come tematica "I re di Napoli" (in questi anni vendute 550mila copie da quando è stata presa l'iniziativa). Nessuno dei due si sbilancia sui tempi di recupero, dopo i brutti infortuni che li hanno messi ko. Il bomber polacco dice: “Ho un'idea sul mio rientro ma la tengo per me, il mio focus è solo sul lavoro. Ho avuto già un'esperienza di questo tipo e so cosa bisogna fare. Spero solo che non ce ne siano più. Che succede a gennaio? Presto per parlarne, credo che sarò ancora a Napoli ma è troppo presto e tutto può cambiare. Di sicuro vincere lo scudetto è la cosa più importante e tutti noi faremo il massimo per riuscirci, sappiamo quanto vale per noi, per la città e per tutti i tifosi. Le rivali le rispettiamo”. Anche il terzino resta sul vago, anche sulla spinosa questione del contratto che ancora non è stato rinnovato: “Spero di tornare presto, non lo so, ma abbiamo uno staff medico di eccellenza, da 4 anni che sto qui ho lavorato poco con loro perchè prima non sono mai stato infortunato ma ora capisco il loro lavoro e quanto sia importante, li ringrazio tantissimo. Speriamo di tornare presto per dare un aiuto alla squadra anche se stanno facendo bene pure senza di noi, Ora sono diventato un tifoso, un osservatore e mi fa male non poter aiutare la squadra. Ricordiamoci che sono arrivate sue sconfitte dopo 50 partite, andrà meglio e spero si possa vincere qualcosa quest'anno. Non dobbiamo pensare alle rivali ma solo a noi. Se ci sarò anche l'anno prossimo sul calendario? Dico la verità non volevo venire qui a parlare in un momento di debolezza, mi dà fastidio farmi vedere così, sono venuto perchè me l'ha chiesto la società e per ringraziare lo staff medico, quindi non parlerò del mio futuro”.

Stefano Grandi