15/02/2018 09:18
Una “follia” a sentire Maurizio Sarri che né da giocatore né da allenatore, prima di essersi seduto sulla panchina del Napoli, aveva mai affrontato le coppe europee. Se la Champions toglie energie fisiche e mentali, l'Europa League per il tecnico del Napoli è quasi il male assoluto per le fatiche che comporta, un male necessario magari, visto che fare esperienza internazionale è un obiettivo da raggiungere. Fatto sta che anche ieri in conferenza Sarri se l'è presa con calendari e Lega: “È una manifestazione ai limiti della follia, per quanto abbia fascino: giocheremo alle 21.05 di giovedì e giocheremo 60 ore dopo: è una follia, e la Lega non ci aiuta. Il Lipsia gioca venerdì e lunedì: noi invece dopo 60 ore, è una manifestazione che dal punto di vista dello stress è ai limiti. Ma è la seconda manifestazione europea e le partite europee hanno un fascino straordinario. Non possiamo snobbarla, ma nel lungo periodo potrebbe portarci allo stress». Chi però come Gennaro Gattuso ai super-sforzi da coppe è abituato eccome, con la bacheca onusta di trionfi, la pensa diversamente. Alla precisa domanda su cosa pensasse dello sfogo di Sarri, ha risposto serafico: "Per me è un grande privilegio giocare in Europa. E' normale, c'è meno tempo per recuperare, ma è sempre stato così. Ci metterei la firma per fare questo lavoro e giocare ogni tre giorni. Vincere noi l'Europa League? E' assurdo fare calcoli in Europa. Sappiamo chi c'è nei sedicesimi, son tutte squadre forti e attrezzate. Siamo il Milan, negli ultimi 30 anni abbiamo vinto tanto in Europa e abbiamo un peso importante. Perché la maglia va rispettata ed è pesante. Dobbiamo pensare anche a campionato e coppa italia. Ora non possiamo fare dei calcoli. Ho giocato per tanti anni al Milan e non abbiamo mai fatto calcoli".