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Gattuso: Non siamo meno forti dell'Inter, anzi...

20/10/2018 14:39

Gattuso: Non siamo meno forti dell'Inter, anzi... |  Sport e Vai

A guardarlo in faccia la vedi già con 24 ore e più di anticipo la faccia da derby. Gattuso non potrà scendere in campo ma la sfida all'Inter la giocherà anche lui, dalla panchina. Con la solita grinta. Ringhio non nasconde l'importanza della partita di domani sera: “I punti sono quelli, le partite bisogna giocarle, chi vince si gasa di più, ma i punti in palio sono gli stessi. Per l'ambiente e i tifosi è una partita speciale, anche per noi. Penso che ci sia la consapevolezza tra i giocatori di sentirsi più forti, la squadra a livello mentale si sente molto più forte dell'anno scorso. Se andiamo a prendere ogni singolo giocatore nell'Inter hanno caratteristiche diverse, è una squadra che abbina qualità a grande fisicità. Noi oggi pecchiamo un po' in fisicità, la differenza è questa. A livello tecnico non ci sentiamo inferiori, anzi, abbiamo qualcosa in più". Come si vince questo derby? "La squadra è in crescita, domani bisogna fare bene entrambe le fasi, non basta sapere solo palleggiare, bisogna saper soffrire, tenere bene il campo, stare attenti alle loro caratteristiche. La squadra in questo ultimo mese è migliorata molto a livello mentale- L'anno scorso siamo stati molto fortunati nell'ultimo derby, non abbiamo giocato per nulla bene, meritavano loro. Non so come si vincono i derby, so come ero teso. La vivo meglio ora, da giocatore non passava mai la giornata. Ora passa molto di più”. Guai però ad aver paura: “La serenità la può dare l'allenatore, questa settimana mi è venuto spontaneo e non mi sono sforzato. Devo dire che non ho dato nessuna pressione”. Eccola la chiave. Guai a farsi prendere dall'ansia: “Dobbiamo stare attenti. L'ultimo derby di campionato l'abbiamo giocato con troppa paura. Dobbiamo rispettarli ma senza avere paura”. Concetti che ha ripetuto singolarmente ai giocatori che solitamente non smettono di elogiarlo. Eppure, c'è un ma...”Qualcuno forse mi odia, non faccio i nomi. Questo fa parte della mia visione del calcio, voglio professionalità in allenamento, quando finiscono si parla dei problemi familiari. Sono pronto a tutto, quando mi fido delle persone mi strappo il cuore. Devo fare delle scelte, mi piace essere coerente e non ho peli sulla lingua. A loro piace, a qualcuno piace meno, ma io continuo così. Mi ha fatto molto piacere sentire queste parole, ma il 20% mi massacrerebbe". Di mercato e Paquetà non parla (“parlo solo dei giocatori giocatori in rosa. Quando arriverà parlerò di lui e delle sue caratteristiche") di Caldara guarito sì: “Domani viene in panchina, ha poco fastidio al pube, siamo sulla strada giusta, domani è a disposizione". C'è un dubbio di formazione tra Calabria e Abate: "Vediamo, ho scelto nella testa chi giocherà, ci ho pensato un po'. In questo momento non dobbiamo cercare dell'esperienza, dobbiamo cercare chi sta meglio e chi la sente meno. Chi riesce a darci qualità, non dobbiamo pensare solo a Perisic, dobbiamo fare una partita con personalità. Ho già scelto, non vado alla ricerca dell'esperienza. Calabria quando gioca non sembra un Under 21, è molto più maturo, può commettere qualche errore, gioca con grande mentalità. Non ha paura di crossare, non ha paura di difendere. Ignazio lo conoscete tutto, dentro e fuori dal campo ci sta dando tanto". Massimo rispetto per Spalletti: “Lui è a mille panchine, ci sono venti anni di differenza. La strada è ancora lunga da parte mia. L'anno scorso e quest'anno ha cambiato qualcosa a livello tattico, ed è un punto di riferimento per un allenatore giovane come sono io. E' sempre bravo a capire quando cambiare, la sua bravura è questa al di là dell'età" . Ultima riflessione sulle parole di Berlusconi che continua a criticarlo perchè non gioca sempre con due punte: "Secondo voi posso convincere un presidente così vincente? Non sono arrabbiato, per me non c'è nulla di nuovo. Non lo sento da due mesi ma per quattro mesi mi ha sempre detto che questa squadra deve giocare a due punte. Ho grandissimo rispetto per quello che mi ha fatto vincere, può dire tutto quello che vuole. Gli ho dato le mie spiegazioni, ma il rispetto e l'amore è immenso, non mi offendo. Provo sempre a dargli spiegazioni sulle mie scelte. Non è vero che non gli piace questo Milan, non gli piace perché non c'è il secondo attaccante, secondo me a tratti gli piace".


Tags: milan gattuso derby

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