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Gattuso: Non mi piace essere favoriti ma ci giochiamo tutto

03/03/2018 14:10

Gattuso: Non mi piace essere favoriti ma ci giochiamo tutto |  Sport e Vai

Sono le partite che piacciono a lui. Quelle dove, da giocatore, mangiava l'erba e che ora che è in panchina soffre ancor di più. Si capisce chiaramente che Rino Gattuso il derby di domani vorrebbe giocarlo in prima persona ("Da giocatore potevo sfogarmi di più, da allenatore è molto più difficile”) ma si può star certi che la sua carica la sta trasferendo al Milan: “Dobbiamo essere umili, rispettosi nei confronti dell'Inter e coscienti di quello che dobbiamo fare. Loro possano ancora sbagliare, noi no. Dobbiamo fare le cose per bene e giocare senza il braccino. Voglio undici avvelenati. Quasi sempre vince la squadra che è in difficoltà. Il derby di Coppa lo abbiamo vinto ed eravamo alla canna del gas. Pensavo solo di vincerlo e riscattare la sconfitta con l'Atalanta. In quel periodo al primo schiaffone lasciavamo il campo. Sapevo che quella gara potesse farci svoltare, ma la mia testa era solo sulla vittoria. Ora dobbiamo stare attenti perché non mi piace che dicono che siamo i favoriti. Loro sono davanti a noi di otto punti e sono più forti di noi”. Si arriva alla partita dopo i 120' di coppa Italia ma Gattuso non vuole alibi: “Non voglio sentire la parola stanchezza, nessun alibi. Per come alleniamo noi, è simile a giocare una partita ma senza lo stress mentale. Credo che la squadra si pronta per il derby, abbiamo anche riposato e i ragazzi sono freschi. Non possiamo sbagliare e non c'è alcun alibi. Se vogliamo pensare alla Champions non possiamo sbagliare, è una finale. Ci giochiamo tanto, anzi, tutto".

GLI OBIETTIVI - I tifosi sognano ma il tecnico non vuole volare troppo alto con la fantasia: “Mi piacerebbero tante cose. Vincere il derby, la finale di Coppa Italia, l'Europa League, andare in Champions. Ma dobbiamo tenere i piedi per terra e lavorare con umiltà. A noi queste gare servono per alzare l'asticella, si cresce così e più velocemente. Questo gruppo aveva bisogno di queste partite, perché è solo così che si fa mentalità, c'è un solo pericolo: pensare di essere diventati bravi, dobbiamo sempre pensare da dove siamo partiti perchè ancora non abbiamo fatto nulla. Dobbiamo diventare squadra e crescere ancora". L'Inter però la teme: “Mi spaventa Spalletti perché è un grandissimo. Ha esperienza ed è molto preparato, sa come affrontare queste gare. Dobbiamo leggere al meglio la partita. Le ultime quattro gare senza Icardi hanno cambiato modo di giocare, e hanno grandi numeri. I migliori in chiave cross, poi sanno come lavorare su più concetti. Sono difficili da affrontare". E ritrovano Icardi: “E' uno dei più forti al mondo. Si muove in maniera incredibile, pochi meglio di lui. Non sbaglia mai, è un cecchino. Se ha una o due occasioni non perdona mia. Ma anche Candreva e Perisic sono di altissima qualità. Dobbiamo stare molto attenti".

SALVATE NIKOLA - La sensazione è giochino ancora sempre gli stessi, con Cutrone centravanti ma Gattuso si sofferma su Kalinic e dice: “Proteggo sempre i miei giocatori finchè hanno voglia e rispetto dello spogliatoio e dei compagni. Io posso dar loro anche il mio cuore e a Nikola continuerò a dare opportunità perché è forte, si deve riprendere. Al gol sbagliato da lui ho sperato di passare altrimenti lo avremmo perso, ma lui è forte ed è un attaccante vero. Ci ho parlato spesso ma non solo io, anche i suoi compagni. Ma questo trattamento non va solo a lui, anche a chi sta giocando meno. È questo il senso di appartenenza. E poi spero che San Siro mi aiuti e ci aiuti: André Silva e Kalinic vanno aiutati, meno fischi e qualche applauso in più". C'è chi -come Bonucci - si è spinto a paragonare Gattuso a Conte: "Quando vincerò quello che ha vinto Conte, quanto avrò 300 panchine in serie A allora si possono fare i paragoni. Lui è molto più preparato di me, è solo un onore essere paragonato a lui. Devo essere credibile in quello che vado a proporre". E' arrivato a Milanello anche mister Li: "Sapevo che il presidente sarebbe venuto a vederci, poi domani starà con la squadra e staremo insieme. Dà la sensazione di esserci come dico da sempre, poi domani passerà 3 o 4 ore con noi ed è un segnale importante”.


Tags: milan gattuso derby

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