Gattuso copia l'attacco di Ancelotti per sfatare il tabù Sassuolo

Ha più volte citato Ancelotti nelle sue ultime conferenze, da un ricordo legato ai gol presi fino al turnover da imitare ma stasera Rino Gattuso dovrà copiare una volta di più il suo maestro per la delicatissima trasferta col Sassuolo. L'emergenza attacco che ha portato il Milan a giocarsi la sfida con i neroverdi senza attaccanti di ruolo, visto i forfait uno dietro l'altro di Higuain, Cutrone e perfino Borini che punta vera non è ma che era stato già provato in quel ruolo, costringe Ringhio a rivoluzionare l'attacco. Se prima i rossoneri erano aggrappati ai gol del Pipita, ora servirà tutt'altro e Gattuso dovrà studiare i movimenti del Napoli di Ancelotti, quelli dei “piccoletti”, quando non gioca Milik. Senza una vera punta centrale sono fondamentali i tagli, i cambi di posizione per non dare punti di riferimento, il gioco in velocità. Con Castillejo falso nueve, e lo spagnolo è dotato di velocità e dribbling, sarà un tridente tecnico con Suso e Calhanoglu chiamati ad essere più incisivi sotto porta e pronti alle triangolazioni: meno possesso palla e più dai-e-vai. Non sarà certo un copia-e-incolla di quanto fanno Mertens, Insigne e Callejon ma una ripassata da Ancelotti sarà utile. Un esperimento che potrebbe anche essere interessante ma che casca nel peggior momento possibile. Il Sassuolo sogna il secondo posto, vincendo supererebbe il Napoli e si isserebbe al ruolo di anti-Juve ma soprattutto gli emiliani sono un vero tabù per il Milan e ancor più per i suoi allenatori. Contro di loro è terminata l'avventura in panchina sia di Allegri che di Seedorf e Inzaghi. Gattuso non vuole essere il quarto della lista.