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Gattuso: Allegri un grande, impossibile capire prima come giocherà la sua Juve

30/03/2018 14:33

Gattuso: Allegri un grande, impossibile capire prima come giocherà la sua Juve |  Sport e Vai

Quattro giorni per capire se il Milan è davvero una grande. Lo deve dimostrare contro Juventus e Inter la squadra di Gattuso, che al derby di mercoledì però non vuol pensare ancora: “Pensiamo alla gara di domani, poi penseremo al derby, non possiamo sbagliare e anche la Juventus. Noi ci stiamo giocando qualcosa di importante che fino a due mesi fa era impensabile. Dobbiamo continuare a crederci ma ci vuole una grande prestazione. Loro si giocano lo scudetto per il settimo anno. Bisogna affrontarli con lucidità. Non ero molto bravo a scuola, ma so che nel calcio nulla è scontato. La Juve poteva essere a +7 dal Napoli, invece è a +2”. Mette però anche un po' le mani avanti il tecnico rossonero: “Sappiamo che sulla carta non c'è storia, è inutile pensare al passato. Dobbiamo fare la nostra partita, senza pensare ad altro. Dobbiamo giocare da squadra. La Juventus negli ultimi anni è una macchina da guerra, è una squadra che ha una grande mentalità, non ha paura di niente, vincere aiuta a vincere, sanno giocare anche da provinciali. E' una squadra che non prende gol da dieci partite, il collettivo mi fa paura, dà la sensazione che non sudano nemmeno. E' questa la cosa che mi piace di più, è la classica squadra italiana, sa quello che deve fare, ha una mentalità incredibile”. Per lui Allegri non è solo un tecnico da battere domani, c'è molto di più: “Per me Allegri è stato un compagno, mi ha trattato alla grande, quando ero in difficoltà mi sosteneva. Anche da allenatore. Non ero il solito giocatore, anche se molti dicevano tante cose sul nostro rapporto. Ci sentiamo spesso, parliamo di calcio, c'è grande amicizia e rispetto. Lo ringrazio per quello che ha fatto, mi chiese di far parte del suo staff. Lo invidio, ho grande stima su di lui: è impossibile capire come gioca la Juve, non fa capire nulla. Col 4-3-3 si possono prendere meglio ma vediamo domani". Qualcuno paragona Matuidi al Gattuso-giocatore: “Matuidi sa fare entrambe le fasi, è un giocatore completo. Mi piace, è un giocatore diverso da me, io ero un cagnaccio, lui ha più inserimento. E' un giocatore che mi è sempre piaciuto, mi sono sempre chiesto perché una squadra come il PSG l'abbia lasciato partire. Al Milan a volte facevo anche il terzino quando Cafu partiva. Qualcuno doveva restare altrimenti prendevamo un'imbarcata". Nessuna preoccupazione per la prima volta di Bonucci a Torino da avversario (“un po' di emozione è normale, ma l'ho visto sereno e concentrato”) e totale indifferenza (condita con ironia) sul tema-rinnovo: "Ve lo dirà la società quando firmerò questo caz... di contratto. Non se ne può più. La mia priorità è la squadra. Se ne sta parlando troppo, si deve parlare dei giocatori che stanno facendo bene. Siamo una squadra in crescita, ci stiamo giocando qualcosa di importante. Il contratto bisogna farlo in due, penso che non ci sarà nessun problema". La nota dolente è la ricaduta di Conti: “Siamo stati bravi a gestirlo bene, ma non abbastanza bravi a farlo andare più tranquillo e un po' è colpa mia. Si trova in America, non si sa se dovrà fare un altro intervento o piccolo intervento. Questo ci deve far capire che dobbiamo stare vicini al ragazzo, è un patrimonio della società e dello spogliatoio. Dobbiamo metterlo in condizione per farlo recuperare al 100%”. Sembra ricomposto invece il problema con Kalinic, che era stato escluso per non essersi impegnato in allenamento prima del Chievo: "E' venuto un giorno prima, si è allenato da solo. Kalinic lo stimo molto, Mirabelli dice la verità, è un giocatore che ci può dare ancora tanto, è un giocatore importante. Devo tirare fuori il massimo dai giocatori. In quel momento non si è allenato in modo corretto, le regole sono uguali per tutti. Il giocatore ha capito e si è messo a disposizione". Se giocherà però non lo dice, ci sarebbe anche Andrè Silva: André Silva: "Mi mette in difficoltà, come Cutrone e Kalinic. Domani decideremo chi far scendere in campo".


Tags: juventus milan gattuso

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