Garcia: Se spostano derby non cambia nulla, Totti il nostro Gerrard

Prevenendo la consueta domanda su Totti, che puntualmente arriva in ogni conferenza, Rudi Garcia ha voluto fare un omaggio al suo capitano nel giorno dell’addio di Gerrard al Liverpool: “Faccio io la domanda su Francesco: è un capitano emblematico come Gerrard. Voglio fare un applauso e uno ‘chapeau’ a Steven che oggi chiude la sua carriera a Liverpool. Noi abbiamo la fortuna di avere il nostro Capitano. E' ritornato in forma solo nell'ultima partita. Adesso è tornato al 100%". Domani sera c’è l’Udinese ma si parla già tanto del derby e dell’ipotesi di slittamento della data: “Per noi domani c’è solo un risultato. Non penseremo al derby. Dopo ogni prestazione negativa ci siamo rialzati. Dobbiamo vincere, per i ragazzi non deve cambiare nulla. Il posticipo del derby? C’è un regolamento e va rispettato. A me non cambia nulla, sarà una gara che andrà vinta a prescindere dal giorno. Abbiamo la possibilità di raggiungere comunque la qualificazione in Champions. E’ importante che siamo secondi”. Ieri Roma e Cagliari si sono incontrati per discutere di Nainggolan e Astori ma Garcia chiarisce un concetto: “I giocatori sanno che devono esserci concentrati sulle partite e basta. Poi non so chi ha incontrato o chi non ha incontrato la società. E’ lavoro di Sabatini preparare la prossima stagione, poi io ne parlo con lui ma lontano dalle gare. Radja ha sempre dimostrato di essere al 100% qualunque sia la sua situazione, non risolta ancora”. Il tecnico non vuole distrazioni: “Saremo concentrati solo sull’Udinese, quando siamo andati male poi abbiamo sempre reagito, lo vedremo sul campo, dobbiamo essere pronti a morire sul campo, siamo secondi e abbiamo il destino tra i nostri piedi, se vinciamo le prossime due partite è fatta. Dobbiamo avere una carica in più, se vinciamo domani saremo più vicini al secondo posto. Io sono francese e non è nella mia cultura il ritiro, non ho mai detto che non serve a nulla, se è punitivo non serve, se è intelligente sì, serve per preparare la gara, il ritiro mette tanta pressione alla squadra, non è che giochiamo con la Primavera, giochiamo con professionisti, con uomini che hanno responsabilità, non li tratto come bambini. Delle volte però faccio il papà buono e il papà cattivo”. Per la Juve solo elogi: “Hanno già vinto il campionato e sono in finale di Coppa Italia e Champions, noi dobbiamo ridurre il gap tra noi e loro, sono bravi non solo i giocatori ma anche la società, sono sopra tutti non c’è altro da dire”. Il problema principale della Roma resta quello del gol, Ljajic a esempio non segna da tre mesi: “Nelle ultime settimane non l’ho messo in panchina, ha avuto un problema al flessore e solo nell’ultima partita è rientrato, ora sembra sia tornato al 100% fisicamente. Mancano tre partite e gli attaccanti possono dimostrare il loro livello di gioco”.