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Gabbiadini e Mertens show, rimpianti o gioie per il Napoli?

20/04/2016 11:11

Gabbiadini e Mertens show, rimpianti o gioie per il Napoli? |  Sport e Vai

Nella notte che ha restituito al campionato il Napoli brillante di qualche mese fa, con il rotondo 6-0 al Bologna che restituisce agli azzurri la serenità smarrita e qualche certezza in più sul secondo posto da blindare nei confronti della Roma, c’è anche spazio per qualche rimpianto e qualche considerazione amara. Che i sei gol con cui un Bologna remissivo sia stato demolito, siano arrivati da tre giocatori utilizzati poco da Sarri fa indubbiamente riflettere. Doppietta per Gabbiadini, che ha dovuto aspettare la maxisqualifica di Higuain per trovare continuità e spazio, sia pur in un ruolo che non è esattamente il suo come quello di punta centrale, tripletta per Mertens – troppo spesso sacrificato a comparsa nel rispetto di un anacronistico rifiuto del turnover intelligente – e finanche gol per David Lopez, che pure avrebbe potuto far rifiatare più spesso Hamsik e Allan che nel corso della stagione hanno accusato più di un passaggio a vuoto proprio per essere stati sovra-utilizzati. La prova contro i rossoblù ha ridato fiducia per come ha giocato la squadra: sempre concentrata, sempre con difesa alta, sempre o quasi ad ottimi ritmi ed anche se l’avversario –che pure aveva frenato Juve e Roma – è apparso arrendevole, va dato atto al Napoli di aver interpretato al meglio la gara dell’atteso riscatto dopo il ko con l’Inter. Se però ora l’accesso diretto alla Champions sembra più vicino, emergono i rimpianti per tutto quello che ci si è lasciati alle spalle. Forse la Juve sarebbe stata egualmente irraggiungibile o forse no, ma di sicuro gridano vendetta le premature eliminazioni in Coppa Italia e in Europa League.

I MUGUGNI - Un’accorta gestione del ricco patrimonio della rosa avrebbe potuto probabilmente consentire di essere ancora in corsa su tutti i fronti ed evitare malumori e polemiche in seno al gruppo. Non è un mistero che Gabbiadini, che ha una media gol portentosa in rispetto ai pochi minuti giocati, pensi di essere stato mal valorizzato. Si è visto sia col Verona che col Bologna che il Napoli sa non essere Higuain-dipendente, come testimoniano le statistiche delle ultime tre stagioni quando gli azzurri hanno perso solo due volte senza il Pipita. E’ ovvio che il pauroso parco attaccanti vada però valorizzato secondo caratteristiche e in base allo stato di forma: rispetto al passato un goleador da doppia cifra fissa come Mertens non può arrivare a 5 gol in stagione considerando la tripletta di ieri, per dire. E come lui e Gabbiadini qualche malumore legittimo lo nutrono anche Strinic, Lopez, lo stesso Chalobah. Mai visti in campo i due acquisti di gennaio, ovvero Grassi e Regini, per prendere i quali – come ha detto De Laurentiis – si è rinunciato a fare un altro tipo di mercato (“con i soldi che ho speso a gennaio per loro due avrei potuto anche io fare come ha fatto la Roma”). Ora che si avvicina lo sprint finale di stagione è giusto analizzare con lucidità errori commessi e i motivi per cui si è perso terreno per strada. Per farne tesoro in futuro.

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Tags: higuain mertens gabbiadini sarri

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