Futuro Inter, Cottarelli rilancia InterSpac: Siamo pronti, abbattiamo il debito

Se dal punto di vista sportivo l'Inter sta vivendo un periodo molto positivo, il futuro del club resta sempre appeso ad un filo. All'ultima assemblea dei soci il presidente Steven Zhang ha praticamente escluso ogni ipotesi di cessione, ma i primi mesi del 2024 potrebbero essere cruciali da questo punto di vista.

All'orizzonte la necessità di venire a capo con il prestito di Oaktree: se l'attuale proprietà non lo restituirà vista la scadenza del prossimo anno, dovrà decidere se rifinanziarlo inserendo nuovi soci oppure cedere la società. 

A proporre una via di uscita ci ha pensato Carlo Cottarelli. Il noto economista, già premier incaricato per un brevissimo periodo e poi senatore della Repubblica, in una intervista trasmessa sul canale Youtube di Qui Studio a Voi Stadio ha rispolverato l'ipotesi InterSpac, ovvero l'azionariato popolare che vede coinvolti molti tifosi noti oltre a lui:

InterSpac esiste ancora, noi siamo ancora pronti a far partire la raccolta fondi se c'è interesse della proprietà per collaborare con i tifosi che vogliono mettere capitale. E' chiara una cosa, sulla base del sondaggio fatto due anni fa: i soldi dell'azionariato popolare non bastano per comprare l'attuale società. Per cui il progetto è di collaborazione che potrebbe essere utile perché i soldi dei tifosi possono rimpiazzare il debito della società. Potrebbero investire quei 35 milioni, adesso non ricordo il dato esatto, per rinforzare la squadra e non per coprire gli interessi sul debito.

Pensiamo anche che l'azionariato popolare possa ulteriormente rafforzare il legame tra club e tifosi e portare ulteriore benefici in entrate. Modello Bayern? Il punto di riferimento è quello, con una struttura di governance ben chiara. Il modello funziona bene, con tre pillar investor che contribuiscono con il 25% del capitale. Non si può necessariamente replicare quel modello perché magari i tifosi non possono arrivare al 75% dell'Inter, ma possono aiutare ad abbattere il debito e rendere più forte la società. Bisogna essere in due per ballare il tango.