Francia, Rabiot spaventa la Juventus dopo il boom all'esordio

Già alla Juventus negli ultimi mesi è stato il leader e il trascinatore ma Adrien Rabiot mirava più in alto. Dopo anni di alti e bassi, critiche, polemiche, insofferenz e capricci contrattuali, come quello che ha portato al fallimento della trattativa col Manchester United con richiesta di stipendio super, il centrocampista francese si sta rivelando un top-player di altissimo livello. Quello che aveva sempre pensato di essere senza dimostrarlo quasi mai. L'esordio felice al mondiale in Qatar, con gol e assist all'Australia e pagelle altissime, ha restituito ai galletti un campione che però rischia di allontanarsi sempre più dalla Juventus.

Il suo contratto scade a giugno, la trattativa per il rinnovo è ferma e le offerte non gli mancano. Parlando al Corriere della sera, Rabiot è stato vago (ma al tempo stesso preoccupante) nel rispondere così alla domanda se resterà alla Juve: «Eh, non lo so ancora: non è il momento di parlarne».

Rabiot ammette anche che la vetrina mondiale lo aiuterà per andare all'estero ("ma anche per parlare con la Juve"), ringrazia il campionato italiano che l'ha fatto maturare sulla tattica e sul paragone tra Deschamps e Allegri indica soprattutto le differenze

«Sul campo Deschamps è un po’ diverso, ma è molto vicino a noi. Un po’ come Allegri sa gestire bene gli uomini».