Fiorentina, Salah: Voglio restare qui, non tornare al Chelsea

L’eredità di Cuadrado è indubbiamente pesante ma a sentir parlare Salah nel giorno della presentazione ufficiale alla Fiorentina l’impressione è che il colombiano possa aver trovato un degno sostituto. L’egiziano non considera i viola come una tappa di passaggio (Voglio fare bene a Firenze e vincere qui. Non ho intenzione di tornare al Chelsea. Penso alla Fiorentina. Avevo chiesto a Mourinho di essere ceduto e sono stato accontentato. C’erano diversi club interessati a me . Ci ho pensato un pò ma poi la mia scelta è ricaduta sulla Fiorentina e non vedo l'ora di iniziare.") e non è d’accordo con chi parla di crisi del calcio italiano: “Il livello è molto alto in Italia. Credo che coloro che lasciano l'Italia lo facciano per provare nuove esperienze. A venire qui mi hanno ispirato tanti campioni: Batistuta, Baggio, Del Piero. Ma anche tanti altri. Il mio ruolo? "Ho giocato al Basilea nel 4-3-3 come ala destra o sinistra, ma anche come seconda punta". Ha scelto il n.74 ed il motivo è presto detto: "L'ho scelto per le vittime della tragedia a Port Said. Mi sembrava giusto prendere questo numero per omaggiarli e non dimenticare". Di politica e di guerra però non intende parlare: "Sono un calciatore e non mi interessa parlare di politica. Contro il Maccabi ho giocato le due partite senza problemi. Non ho mai dichiarato quello che è uscito sui giornali ma non mi va di parlare di queste cose. Sono state invenzioni della stampa". Il primo vero ostacolo non è forse l’ombra di Cuadrado (“Ci sono molti aspetti nei quali devo migliorare. Cuadrado è un grande giocatore, lo stimo molto. So che era molto amato da Firenze e spero presto di entrare anch'io nel loro cuore") quanto la lingua: "Nelle mie due precedenti esperienze europee parlavo sempre in inglese. Comunque spero di imparare presto la lingua italiana e penso che già da lunedì mi metterò a studiarlo". Poi dovrà convincere Montella: “Il transfer è arrivato e domenica sarò a disposizione del mister. Spero di essere pronto, sono qui per giocare e cercherò di convincere il mister a farmi giocare sempre. Mi trovo già molto bene a Firenze. Prima di venire ho parlato con Hegazy che mi ha tranquillizzato sia sulla squadra che sull'ambiente che avrei trovato qui. Sono anche nella lista Uefa e sono contento per me ma dall'altra parte mi dispiace per i miei compagni che sono rimasti fuori".

Stefano Grandi