Fifa, Blatter protesta: Non mi hanno voluto sentire

Dopo la sospensione per 3 mesi comminata dal comitato etico della Fifa a Blatter, il presidente ha risposto con un comunicato redatto dai suoi avvocati per protestare contro la pena: "Il Comitato Etico non ha seguito la procedura di codice, che prevede che Sepp Blatter doveva essere sentito. La sospensione deve essere revocata se l'indagine, che è durata solo due settimane, non fornisce prove. Sepp Blatter è desideroso di dimostrare che non ha fatto qualcosa di sbagliato". In realtà però l’articolo 84 non obbliga il comitato a dover dare la parola agli accusati. Anche Platini ha reagito duramente. "E' un tentativo di danneggiare la mia reputazione - la nota del presidente Uefa, uscita prima della decisione ufficiale -. Cercherò in tutti i modi di far emergere la verità. La candidatura alla Fifa rimane valida. Nelle ultime settimane ho sottolineato la mia disponibilità a cooperare pienamente con le autorità nel rispetto delle severe normative procedurali che la Fifa ha chiaramente violato. Ho sempre agito con onestà e coraggio perché lo sento come dovere morale, la mia determinazione nel cercare la verità è nota a tutti. Ho inviato lettere di sostegno per presentare la mia candidatura, chiedo all'Uefa di convocare a breve una riunione a Nyon e voglio incontrare tutte le altre Federazioni affiliate alla Fifa nello spirito di apertura che da sempre caratterizza le mie azioni. Ho la certezza che supereremo queste difficoltà in tutta trasparenza". Il comitato etico Fifa ha anche sospeso per sei anni con 100.000 franchi di multa l'ex vice presidente Fifa Chung Mong-joon, che ha violato 5 articoli del Codice Etico nell'ambito delle indagini sul processo di vendita dei Mondiali 2018/2022.