Ecco come Ancelotti vuol pettinare la Juve, se la gioca così'...

Nessuna rivincita per un passato che non rinnega (“la Juve non è stata una cattiva esperienza, anzi, non ho vinto ma ho imparato tanto, ad esempio cosa vuol dire avere una grande società”), nessun anatema su Cristiano Ronaldo (“nei suoi confronti riconoscenza infinita non solo per i gol fatti quando ero al Real ma per le qualità umane mostrate”) ma tanta voglia di dare lo stesso scacco matto alla Juventus. Carlo Ancelotti arriva al primo big-match stagionale del suo Napoli con qualche certezza in più ed il desiderio di stupire. Finora ha incassato i complimenti di mezzo mondo, felice di ritrovarlo in serie A, ma lui a Napoli non è venuto “per pettinare le bambole”. Altro che palmares fin troppo nutrito, a vincere ancora ci pensa eccome. E la Juve arriva al momento giusto. Contro uno degli allenatori più bravi che c'è (“Allegri è un tecnico molto molto pratico, sa sfruttare le caratteristiche dei giocatori che ha”) l'allenatore azzurro sa di partire ad handicap. Perchè si gioca a Torino e perchè la Juve è più forte. Come fermare quelli che da sette anni vincono lo scudetto? Ancelotti sta pensando a blindare le fasce, innanzitutto: a destra Cancelo è un pericolo pubblico, che sia supportato o meno da Bernardeschi o Cuadrado, a sinistra l'asse Alex Sandro-Mandzukic rischia di creare problemi e in mezzo la fisicità di Emre Can e Matuidi fa paura. Il tutto al netto di un certo Cristiano Ronaldo. Che Napoli opporre dunque? La prima mossa sarà abbassare Callejon, al rientro da titolare dopo aver riposato col Parma, per aiutare Hysaj in fase di non possesso mentre a sinistra la sorpresa potrebbe essere Luperto al posto di Mario Rui. Sarà Koulibaly in prima battuta ad occuparsi di Ronaldo ma se il portoghese svarierà sulle fasce tutti dovranno avere un occhio di riguardo. A centrocampo la sfida fisica è persa in partenza: Ancelotti punterà sul palleggio di Hamsik e sui suoi lanci a scavalcare la mediana bianconera, con Allan mastino tutto cuore e polmoni mentre Zielinski a sinistra dovrà correre di più, alternarsi con Insigne e coprire oltre a liberare la sua fantasia. Il dubbio davanti è sul centravanti ma Ancelotti sembra convinto a puntare su Mertens, per non dare punti di riferimento a Chiellini e Bonucci. Meno gioco con cross alti (che Hysaj del resto non sa far bene e forse anche per questo Mario Rui potrebbe riposare) e più palla a terra. In panchina poi ci sarebbero le armi a partita in corsa: da Verdi (soprattutto) a Fabian Ruiz e Milik. La sfida è partita, don Carlo vuol dare scacco matto all'amico Max.

Fabrizio Piccolo

CALENDARIO: sabato 29 Juve-Napoli (18); mercoledì 3 ottobre NAPOLI-Liverpool (21), domenica 7 o