E' il Pogba-day, come giocherà il francese nella Juve di Allegri

L'hanno atteso per anni quando, a ogni sessione di mercato, puntualmente spuntava l'ipotesi Pogback, destinata sempre a diventare vana ma stavolta è vero. In migliaia sono assiepati all'esterno del JMedical dove oggi  Paul Pogba torna a casa Juve: previste visite mediche e la firma sul contratto quadriennale da 8 più 2 di bonus, inferiore a quello che aveva a Manchester e a quello che gli poteva proporre il Psg.

Che Juve ritroverà il francese e che giocatore ritroverà la Juve? Prova a rispondere il Corriere della Sera che scrive

Rispetto a quando se ne è andato, per Pogba e per la Juve è cambiato quasi tutto. Il punto di contatto è rappresentato dallo stesso Max, che dal francese ha spremuto il calcio migliore, almeno a livello di club, tra sorrisi, sfide a basket ma anche tirate di orecchie, come quella qualche settimana prima della finale di Champions 2015: «Se gigioneggia difficilmente potrà migliorare». Sette anni ha smarrito anche il sorriso, ed è soprattutto per questo che è tornato a Torino: per divertirsi, per sentirsi di nuovo il più amato, il più desiderato.

Tutte sensazioni che allo United non ha mai provato in modo costante,ha un po’ smarrito per strada quella leggerezza mentale e atletica che lo mandavano in doppia cifra di gol e assist (10 e 15 nel suo ultimo anno a Torino), dando l’immagine di un giocatore a volte un po’ superficiale, uno che gigioneggia appunto. Il francese ha bisogno di un rapporto viscerale con il pubblico e alla Juve lo avrà. Ha bisogno di libertà, ma anche di un copione di alto livello, possibilmente da mezzala sinistra, al posto quindi del connazionale Rabiot: una staffetta che alla maggior parte degli juventini sembra già un sogno a prescindere.

Allegri ha le idee chiare su come utilizzarlo: da lui si aspetta gol, assist, carisma e personalità: il Pogback parte ufficialmente oggi. Con la maglia numero 10 sulle spalle e tante speranze.