29/07/2022 14:07
Dalle colonne del Corriere dello Sport, in un editoriale dai contenuti graffianti, Giancarlo Dotto spiega le differenze tra Antonio Conte e José Mourinho, protagonisti domani di un'amichevole in Israele sulle panchine di Tottenham e Roma:
"Antonio Conte ci ha provato a farselo amico il Mou, senza mai trovare una vera sponda. Per lo più rimbalzato. Si è applicato, allora, dopo aver perso tempo ed energie nervose a detestarlo, a emularlo almeno nell’immagine pubblica. Anche qui, risultati modesti. Si è messo a evocare nemici, emanare editti, assegnare scomuniche. Ma, se a José Mourinho basta uno sguardo o una battuta per incenerire il mondo, il bel povero Antonio deve sgolarsi, sbracciarsi, tarantolarsi, dar fondo a tutto il repertorio barocco e furente della sua terra, senza nemmeno sfiorare i risultati di José. L’uomo di Setubal può avere rivali come allenatore, non certo in quanto a talento scenico. Conte vince i titoli come Mou ma non è e non sarà mai un predatore di anime. Non seduce i suoi giocatori, forse li spaventa".