Doping, niente patteggiamento per Pogba: la squalifica chiesta della Procura

Niente patteggiamento per Paul Pogba, trovato positivo a una sostanza proibita in un controllo antidoping effettuato al termine di Udinese-Juventus dello scorso 20 agosto. Il francese ha preferito affrontare il processo, a quanto pare, rinunciando all'ammissione di colpa che avrebbe comportato un dimezzamento a due anni della possibile squalifica. Si andrà al Tribunale nazionale antidoping e la richiesta della Procura, come prevedibile, è stata durissima: il massimo della pena, quattro anni di stop, che con tutta probabilità vorrebbero dire conclusione anticipata della carriera per il 'Polpo'. Pogba proverà a convincere i giudici della sua buona fede, avendo preso un medicinale vietato su consiglio di un amico medico, all'insaputa della Juventus. Proprio il club bianconero attende con ansia di conoscere l'esito della vicenda. Pogba è in ogni caso fuori da tutti i progetti futuri e sta già percependo il minimo dello stipendio, 42mila euro annui, in luogo degli otto milioni che gli aveva garantito Andrea Agnelli al momento del clamoroso ritorno, a luglio 2022.