26/09/2017 15:29
Ha rischiato la squalifica per blasfemia il portiere del Milan Donnarumma, così come quello della Samp Puggioni. Il n.1 rossonero l'ha scampata perchè l'arbitro interpellato dal Giudice Sportivo non ha confermato quanto segnalato a mezzo mail dal procuratore federale che sosteneva che erano state pronunciate “espressioni blasfeme, rispettivamente, al 46° del primo tempo ed al 7° del secondo tempo”. Il Giudice motiva così la mancata squalifica: “acquisite ed esaminate le relative immagini televisive (Infront), di piena garanzia tecnica e documentale; sentito il Direttore di gara, che in base alle immagini risultava essere nei pressi e comunque almeno in parte destinatario delle proteste e recriminazioni; considerato che il medesimo Direttore di gara ha confermato di aver assistito ad entrambi gli episodi e di aver udito le imprecazioni e le espressioni di disapprovazione ma di non aver percepito distintamente alcuna espressione blasfema, ritenuto, pertanto, che, in mancanza di assoluta certezza circa l’uso di espressioni blasfeme da parte dei sopramenzionati calciatori, non sussistono in ogni caso i presupposti di punibilità”. Squalificati invece per una giornata Baselli (Torino), Magnanelli (Sassuolo), Omeonga (Genoa), Pisacane (Cagliari) e Taarabt (Genoa).