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Diritti tv, De Laurentiis sconfitto: clamoroso sfogo in Lega Calcio

23/10/2023 14:53

Diritti tv, De Laurentiis sconfitto: clamoroso sfogo in Lega Calcio |  Sport e Vai

Ancora una battaglia persa da Aurelio De Laurentiis. Il presidente del Napoli era il leader, riconosciuto e dichiarato, del "fronte del no" all'accordo con Dazn e Sky sui diritti tv della Serie A. Il numero uno del club azzurro si era detto convinto di poter incassare quattro miliardi di euro a stagione dalla vendita delle singole partite sul canale di Lega, piattaforma da creare e ancora avvolta dal mistero, mentre gli altri presidenti alla fine hanno preferito badare al sodo: 900 milioni subito, in luogo dei 4.000 eventuali. Il partito di Adl inizialmente vantava solide alleanze, da Commisso a Lotito a Iervolino, più altri club preoccupati dal basso valore delle offerte. Poi, però, sono rimasti soltanto De Laurentiis e altri due. Il no all'accordo con Dazn era "riuscito" nell'ultima riunione di Lega, quando il quorum di 14 sì non era stato raggiunto. Adesso, invece, è arrivata la fumata bianca. Un'altra sconfitta per De Laurentiis, sempre più isolato in Lega, complice anche una propensione a dire no a prescindere, a tutto. Inizialmente, quando c'era da rompere il monopolio Sky, De Laurentiis fu in prima linea nel sostegno a Dazn, che adesso invece avrebbe voluto spazzar via e di cui più volte si è pubblicamente lamentato per la qualità delle immagini e per il servizio offerto. Due anni fa, inoltre, fu proprio Adl a dire no ai fondi stranieri: adesso, per perorare il suo progetto del canale di Lega, avrebbe sondato e ottenuto la disponibilità del fondo Pif. Insomma, un voltafaccia che non ha pagato e che forse è solo l'inizio di una nuova guerra contro i mulini al vento per il patron partenopeo.

Non a caso, proprio mentre era in corso la conferenza stampa dell'accordo, De Laurentiis ha tuonato (parole riportate da Calcioefinanza):

“È una sconfitta del calcio italiano, con questa offerta il calcio morirà. Sky e DAZN non sono competenti, non fanno bene al calcio italiano. Il problema è essere prenditore o imprenditore. L’imprenditore deve saper misurare l’area del rischio, è più comodo ma questo non implementerà mai il valore del calcio italiano”, ha aggiunto. “Il valore del calcio italiano passa attraverso gli investimenti. Il calcio italiano pensa sempre di dover essere supportato da altri, ma è il tifoso il bene assoluto di un club di calcio. Il mio rapporto deve essere diretto con il tifoso, non diretto con Sky e DAZN, che secondo me non è competente. Non fa bene come non lo fa bene Sky al calcio italiano. Perché quando io vendo un pacchetto in cui dentro trovo cinema, Champions, calcio italiano, serie tv e intrattenimento, o DAZN che vende calcio italiano ed altri sport, io non capirò mai il vero valore del calcio italiano. I miei compagni di squadra in Lega amano essere passivamente operativi nel sistema. Io che non ho mai giocato in maniera passiva detesto operare in questo modo. Poi c’è stupidaggine di fare accordo da cinque anni. In momenti di crisi cinema e calcio sono due cose che vanno fortissimo, sono panacea ai dolori del quotidiano ma noi questo sogno lo abbiamo messo nel cassetto. Sky e DAZN non fanno questi grandi investimenti. Ieri vedevo la Premier League, le modalità di ripresa del nostro calcio fanno ridere e questo le emittenti non ce l’hanno mai detto. Parliamo dello stadio reale e minimizziamo il valore dello stadio virtuale”, 

 


Tags: napoli aurelio de laurentiis diritti tv

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