Di Biagio: Buffon farà ancora 2-3 partite, ringrazio Gattuso perchè...

I convocati, il futuro, il modulo, la sfida. Prima conferenza stampa da Ct della Nazionale maggiore per Luigi Di Biagio che a Coverciano ha parlato nel giorno in cui prende il via lo stage dei giocatori giovani ed emergenti del nostro campionato, in preparazione alle due amichevoli contro Inghilterra e Argentina del prossimo marzo. Ha toccato tutti i temi il neo-ct (“A oggi sono l'allenatore della Nazionale A, chiamatemi come volete") partendo dai senatori da recuperare: “Ho avuto qualche confronto con i più anziani, visto anche che avevo capito che qualcuno volesse smettere. Ho parlato con Buffon per capire se volesse continuare. Per me non è giusto che la sua ultima gara fosse quella contro la Svezia, poi gli ho proposto di tornare per una, due o tre partite. Probabilmente Gigi a marzo ci sarà. Per gli altri giocatori, senza andare nel dettaglio, ho parlato con molti. Barzagli e De Rossi non ci saranno, Chiellini sì. Vogliamo rilanciare la squadra con entusiasmo. Balotelli? Lo seguo costantemente. Al momento delle convocazioni valuteremo se portarlo o no. Per adesso non abbiamo preso nessuna decisione. Anche Chiesa lo seguo costantemente, è uno di quei ragazzi cui la nazionale attingerà a breve”. L'Italia deve risorgere dalle ceneri dell'eliminazione Mondiale: “A questa Italia serve sia un selezionatore che un allenatore, Conte l'ha fatto in maniera eccellente, siamo molto amici, abbiamo un ottimo rapporto e assieme abbiamo fatto bene. Io penso che la nazionale abbia bisogno di un allenatore-selezionatore. Per ripartire serve un giusto mix tra vecchi e giovani. Ci vuole coraggio per puntare sui ragazzi ma siamo pronti. In 8 anni abbiamo stravolto le giovanili e dobbiamo cercare di creare una giusta mentalità. Si deve giocare nello stesso modo sia contro una Nazionale forte come l'Argentina che contro selezioni più deboli. Questo stage serve a me e anche ai ragazzi, che devono dimostrare di poter entrare in pianta stabile nel gruppo azzurro". Sul suo futuro Di Biagio sceglie il profilo basso: “Io sono realista e ambizioso ma ciò che conta è rilanciare il nostro calcio e la nostra nazionale, vorrei mettere in difficoltà i vertici ma è l'ultimo dei problemi”. Sul modulo Di Biagio ha una sola certezza: “La difesa a 4, che non è neanche assoluta, mi piacerebbe iniziare da lì per poi cambiare a seconda dei giocatori che convocherò, come ho fatto anche con l'Under 21. Io devo sfruttare il lavoro dei club, Gattuso ad esempio mi ha aiutato mettendo Bonucci insieme a Romagnoli nella difesa a 4 quando tutti dicevano che non andava bene". Proprio il Milan tutto italiano lo fa felice, con la difesa che potrebbe essere trasferita in blocco: "Parlo anche di Donnarumma, come portieri stiamo bene per i prossimi 20 anni con Perin. Buffon dopo non farà più parte della squadra, ma alle sue spalle ce ne sono tanti bravi, siamo in una botte di ferro. Il ricambio nel nostro calcio c'è ma manca l'ultimo step. In Serie A dovrebbero giocare più italiani ma questo non è il momento di parlarne". Questa serie A però gli sta piacendo: “Ci sono tre campionati, uno per lo scudetto, uno per la Champions e uno per la salvezza, tutti belli. Sto vedendo un campionato più equilibrato rispetto a quello degli scorsi anni. Si vede un bel calcio, come quello del Napoli”.

Stefano Grandi