08/09/2020 08:42
"Sto studiando. Guardo partite con il mio staff. Vorrei andare nei ritiri ma causa coronavirus non si può fare. Aspetto con ansia una data per iniziare il corso e prendere il patentino". Daniele De Rossi parla a margine del Premio Calabrese, a Soriano nel Cimino (Vt). L'ex centrocampista della Roma sa di voler affrontare un cammino duro nel voler diventare allenatore: "Devo prima prendere il patentino, la Fiorentina è una piazza in cui andrei a piedi. Penso chiunque ci andrebbe, così come altre piazze di Serie A. Ogni allenatore vorrebbe iniziare da piazze del genere.È difficile parlare prima, per esempio non pensavo Simone Inzaghi diventasse così bravo. Così come Gattuso. Bisogna vedere i risultati, poi si può parlare. Io intanto devo pensare al patentino". Capitolo Roma, De Rossi non si sbilancia: "Non so quali errori non debba fare Friedkin, devo prendere il patentino per fare l’allenatore, il patentino da dirigente lo faccio prendere a chi vuole fare il dirigente. Non mi sento di dare consigli particolari, ma per quello che ho sentito il fatto di tenere i piedi per terra credo che alla lunga sia un bene. Fare promesse che non potrebbero essere mantenute è un errore. In una piazza focosa e passionale come Roma accendere gli animi subito e poi non mantenere quanto detto può essere un errore grande. Meglio partire calmi e poi stupire tutti. Totti in società? L’ho sentito due giorni fa ma non abbiamo parlato di calcio. Sono notizie che ho letto su internet".