19/11/2023 08:58
Si sofferma su un limite del Milan Paolo De Paola nel suo editoriale per Sportitalia.com. Questi i passaggi principali partendo da Italia-Macedonia di venerdì
Il momento cruciale è quando Spalletti rimprovera Zaniolo che non si rialza in fretta perdendo tempo in inutili proteste. In quell’istante si vede la differenza fra un allenatore che non ha timore di alcun approccio perché è convinto delle proprie idee e chi, invece, cerca di non rompere gli equilibri con il proprio calciatore. A chi ci riferiamo? È presto detto: il confronto è con Pioli allenatore (ottimo) del Milan. La nostra è una provocazione, ma anche un invito a migliorare. Secondo voi, Pioli rimprovererebbe mai Leão perché sta sempre per terra a lamentarsi o perché ciondola sul campo per riflettere su qualche errore appena commesso?
Dove era Leão quando Giroud segnava contro il Paris Saint-Germain? Per terra, appunto, a lamentarsi, ma nessuno lo ha incalzato perché è difficile dire qualcosa al miglior elemento (in fase offensiva) di una squadra. Il punto è che in una formazione non esistono migliori o peggiori, bensì la squadra, nella sua compattezza e unicità. Ma ci vorranno ancora quanti esempi per capire che l’evoluzione del nostro calcio passa appunto dall’insieme e non dal singolo?