31/12/2023 08:42
Si sofferma sull'autocritica di De Laurentiis dopo il pari del Napoli col Monza Paolo De Paola nel suo editoriale per Sportitalia.com. Questi i passaggi principali
Il mea culpa di Aurelio De Laurentiis non è un’assunzione di colpa, ma un colpo di teatro. L’ennesimo. È servito a mostrarsi umili senza pagare nessuna conseguenza. Non è vero, come asserito da De Laurentiis, che questo Napoli lo possa allenare chiunque. Ci stanno già provando in due con effetti discutibili se non disastrosi. Il Napoli di Spalletti è stato un autentico modello di gioco, di lavoro, di disciplina, di organizzazione. Anche nel peso fondamentale avuto da Cristiano Giuntoli. Tutto ciò è avvenuto in maniera inconsapevole dello stesso presidente che altrimenti non avrebbe smontato un giocattolo perfetto.
Stabilita questa ricostruzione fondamentale si può ripartire da basi più solide perché la presa d’atto del presidente non può prescindere dalla sciocchezza sul Napoli che può essere allenato da chiunque, affermata con troppa disinvoltura davanti a tutti. De Laurentiis deve svestirsi dai panni di padre padrone e rimettere nelle mani giuste un nuovo “giocattolo”. Sperando che riesca in un altro miracolo e che non venga nuovamente colto dalla smania di apparire e di ritenersi come il re Sole: unico e insostituibile.