De Laurentiis vuole la Champions ma ammette: Ecco cosa sarebbe lo scudetto per Napoli

Non solo la smentita categorica di una possibile cessione di Victor Osimhen in estate, ma anche tanto altro. Ecco i passaggi salienti dell'intervista concessa da Aurelio De Laurentiis alla Bild, popolare magazine tedesco. La supersfida di Champions all'Eintracht si avvicina e in Germania, come del resto in tutta Europa, c'è grande curiosità attorno al grande Napoli costruito dal presidente, da Giuntoli e da Spalletti. 

"Questa stagione la vedo come un’epopea colossale! che potrebbe concludersi con il primo scudetto italiano dai tempi di Maradona. In estate abbiamo avuto il coraggio e la lungimiranza di ringiovanire la nostra squadra e rafforzarla con talenti di altissimo livello. E il nostro allenatore Luciano Spalletti sa perfettamente come apprezzare questi giovani giocatori e farci giocare in modo spettacolare e vincente. Lo scudetto sarebbe il giusto culmine di un decennio straordinario. Per la città significherebbe prestigio, buoni affari e prosperità. E un riscatto".

Quindi sulla Champions e sulla sfida all'Eintracht:

“La nostra strategia è mantenere bassi i costi e investire nei giovani giocatori. Sogno Champions? Abbiamo una squadra forte, ma le migliori squadre d’Europa e del mondo sono in Champions League. Credo che il Napoli possa vincere la Champions League, proprio come i bookmaker, che ci vedono però anche come il quarto o quinto candidato più probabile. Certamente alcune squadre sono più forti. Vedremo. Eintracht? La prima reazione al sorteggio è stata che non si trattava di un abbinamento particolarmente difficile. Ma in realtà è una squadra che sta lottando per il campionato. Spero in due partite spettacolari e da tanti gol, le possibilità di progredire sono del 50 per cento. Non dobbiamo pensare di essere migliori dell'Eintracht. Il duello contro il Barcellona dello scorso anno la dice lunga, in pochi avrebbero scommesso su di loro. Non stiamo commettendo lo stesso errore che avrebbe potuto fare il Barcellona. Tre giocatori sono davvero forti, penso a Ndicka, Gotze e Kolo Muani, soprattutto dopo il Mondiale. Ma, senza denigrare nessuno, non farei scambio con nessuno".