De Laurentiis: Vicenda Sarri in dirittura, Jorginho a Londra e su Cavani...

Non poteva mancare De Laurentiis, nell'Ancelotti-day. Il presidente del Napoli ha lasciato solo in parte la scena al nuovo tecnico ed ha fatto chiarezza su alcuni punti, a partire dal nodo-Sarri: “La vicenda Sarri è in dirittura d'arrivo, dipende da lui, ci sono delle condizioni stilate dai miei legali che sono state sottoposte ai suoi avvocati, chi vivrà vedrà”. Si passa ai giocatori, forse andrà via solo Jorginho: “Pur considerandolo un ottimo giocatore, per il gioco di Ancelotti e pensando che Hamsik sarebbe rimasto, perchè la credibilità dei cinesi è relativa, ho pensato che si potesse vendere. Avevo chiuso col City 15 giorni fa, se però il giocatore ama, per ragioni sue, vivere più a Londra che a Manchester (e lo posso capire) e il Chelsea lo paga ancora di più al City non posso che chiedere scusa ma non dipende da me. Quelli che ci sono potrebbero restare, a meno che non piacciano ad Ancelotti che ha 21 giorni per provarli più tre amichevoli importanti. Noi abbiamo una rosa molto lunga, Carlo e il figlio mi hanno detto che non ne vogliono troppi in organico, quindi questo è un periodo di verifica. Per questo non si può rispondere alla domanda su chi compriamo, ricordiamoci che quelli che abbiamo sono diventati dei top-player”. L'arrivo di Ronaldo ha fatto piacere ad Ancelotti: “La crescita non si fa con i nomi che danno risonanza, poi si obbliga la squadra a giocare per quella nuova incursione nel contesto. Quello che hanno fatto Benitez prima, Sarri dopo e che sta stimando come qualità lo stesso Carlo è quella di dire che si gioca in 11 e io ho finalmente 11 giocatori che sanno il fatto loro. Su Ronaldo ho fatto un tweet: Welcome Ronaldo, sale e pepe nel calcio italiano. Poi mi sono adombrato per la poca crescita che c'è nel calcio italiano dal punto di vista imprenditoriale per il cotè audio-visivo, penso ai diritti tv, io avevo proposto un accordo solo di un anno con opzione, non per tre anni. Se avessimo fatto come dicevo io avremmo potuto chiedere 1 miliardo e 300 milioni per il secondo e il terzo anno”. Poi un auto-elogio: “Il merito maggiore è stato aver convinto Ancelotti a venire a Napoli, è lui il vero centravanti, il vero regista, il vero terzino. Cavani? E' il calcio del lunedì al bar dello sport, se dovessimo solo assecondare i tifosi non vinceremmo mai nulla".

Stefano Grandi