De Laurentiis: Non vendo i big, nessuno scambio con l’Inter

Due colpi a sorpresa, nessuna cessione illustre, il no a Makismovic (“per me non vale più di 12 milioni e i tifosi mi esortano a non spendere oltre”), il punto sulle cessioni (da Inler a De Guzman) e l’annuncio della volontà di adire le vie legali nei confronti del procuratore di Mertens. Aurelio De Laurentiis è scatenato, parlando alla radio ufficiale, Kiss Kiss, il presidente del Napoli spazza via le voci di mercato che parlavano di un maxiscambio con l’Inter che poteva coinvolgere da una parte Mertens, Ghoulam, Gabbiadini o Callejon e dall’altro Juan Jesus, D’Ambrosio e Santon. “Non faremo operazioni né in entrata né in uscita con l’Inter, non c’è nulla di vero. Stiamo cercando di trattare solo le uscite già ipotizzate e nessuno dei nostri attaccanti andrà via. Stiamo trattando l’uscita di De Guzman, Zuniga e Vargas. Mi sono seccato per le voci su Mertens attivate dal suo procuratore, vedremo come i miei avvocati potranno agire contro questo scellerato agente che mette in giro certe voci. Ho anche chiamato l’Inter per rimproverarli, dicendo come vi permettete di contattare i miei giocatori? E loro hanno negato di averlo fatto. Noi non tocchiamo nulla per ora”. IL CASO MAKSIMOVIC - Anche per il presidente del Torino Cairo ce n’è a sufficienza: “Mi sta simpatico ma c’è un limite a tutto, Maksimovic non vale certe cifre. E’ un buon giocatore ma ho ricevuto milioni di sms dai tifosi che mi invitano a non pagarlo certe somme, per me vale 12 milioni e non di più. E poi non è detto che con il modulo di Sarri funzioni. Qui non ci sono automatismi, ma bisogna sudarsi la maglia”. De Laurentiis analizza la situazione generale: “Milan, Fiorentina e Napoli hanno un nuovo allenatore, non è detto che tutto funzioni subito, sono convinto però che sarà un campionato imprevedibile e più intrigante delle ultime stagioni”. Tante squadre si sono rinforzate: “Anche il nostro mercato non si è concluso, faremo altri colpi da qui al 31 agosto ma dobbiamo prima cedere. Non è così semplice: per sistemare Inler abbiamo perso 15 giorni, non sono pedine che si spostano come nel gioco della dama. Una sorpresa però ci sarà, con Giuntoli stiamo lavorando in parallelo da due mesi”. Dopo un passaggio su un vecchio cavallo di battaglia (“sono per la A a 16 squadre che inizi a ottobre, ci sarebbe il tempo per fare bene il mercato e giocare di meno, o magari fare uno stop di un mese a gennaio. Non c’è niente di peggio che fare mercato quando si gioca”) il patron azzurro ha voluto ribadire: “Con l’Inter vi assicuro che non ci sarà alcuno scambio, né in entrata che in uscita”.   Stefano Grandi