De Laurentiis fa annuncio su Osimhen e spiega ingaggio Garcia. Bordate a Uefa e Agnelli

Aurelio De Laurentiis prova a lasciare la scena a Rudi Garcia nel corso della cerimonia di presentazione del nuovo allenatore del Napoli. Il presidente si rifiuta - garbatamente - di rispondere alla prima domanda, invitando il tecnico francese a prendere la parola. Poi però fornisce chiarimenti puntuali a tutte le curiosità dei cronisti, che poi sono le stesse dei tifosi.

"Lo scudetto è stato un fatto iniziatico che avevamo cercato negli anni precedenti. Speriamo non sia soltanto un caso, ma l'inizio di un percorso che i tifosi del Napoli meritano. L'obiettivo è ripeterci, poi tu sei stato in finale di Champions, no? Ah no, in semifinale (chiede a Garcia, ndr). La scelta di Garcia? Ho dato in pasto a voi giornalisti il casting di 40 allenatori altrimenti mi trituravate. La verità è che per un mese mi sono dedicato all'organizzazione della festa scudetto. Solo il 5 giugno ho iniziato a pensare al nuovo allenatore. Ho cominciato a selezionare chi giocava con successo col 4-3-3, per me era fondamentale mantenere l'assetto dei calciatori che avevamo. Serviva un allenatore che col 4-3-3 avesse fatto strike. Rudi a Roma era arrivato per due volte secondo". 

Quindi una doppia stilettata ad Agnelli e all'Uefa:

"Dissi ad Agnelli che la Superlega era una cosa completamente sbagliata, così come ho detto all'Uefa che la Champions così com'è è sbagliata, che è sbagliata l'Europa League, la Conference. Purtroppo all'Uefa hanno bisogno di attestati per essere rieletti. Per quanto mi riguarda la Champions mi aiuta ad aumentare la riconoscibilità del brand Napoli nel mondo. Siamo sempre stati innovatori, con lo sponsor tecnico non c'ho pensato due volte a rivestire anche quel ruolo lì. Cambiare il calcio non è facile, bisognerebbe cambiare il cervello di troppe persone".

Poi sull'argomento mercato: 

"Osimhen deve rimanere, ma se dovesse arrivare un'offerta irrinunciabile valuteremo. Vi do però una notizia: con Osimhen abbiamo già parlato prima della festa scudetto. Con lui siamo d'accordo in linea di massima nel prolungamento di ulteriori due anni di contratto. Per quel che riguarda gli altri giocatori, sono convinto che la preparazione nei ritiri sia fondamentale. Abbiamo rifiutato il Gamper col Barcellona, abbiamo detto no al Manchester United, vogliamo rimanere in Italia e stiamo contattando diverse squadre internazionali per farle venire a Castel di Sangro. In quel periodo ci si deve imballare, mettere benzina nei vari meccanismi per durare il più a lungo possibile". 

Infine sull'avvicendamento Garcia-Spalletti:

"Garcia non deve dimostrare niente, lo ha già fatto. Dobbiamo stare un po' tutti calmini, lasciarlo lavorare senza mettere ansia, fretta e limiti. Mi ha colpito la sua spontaneità, la sua immediatezza. Dovremmo ringraziare Spalletti per essersi preso un anno sabbatico. Con lui ci sarebbe stato il rischio sazietà. Un nuovo allenatore non può che riportare tutti nella dura realtà del mondo quotidiano".