25/07/2020 08:21
Sarri continua a essere nel mirino dei critici, specie di coloro che lo contestavano anche quando i risultati erano positivi. Tra questi c'era e c'è Tony Damascelli che su Il Giornale nota: "La squadra è stanca e gioca un football stracco, ieri è andato in frantumi il muscolo di cristallo di Douglas Costa, fuori ormai anche per l'Europa, altri sodali del brasiliano hanno il fiato corto e le gambe di legno, alcuni, come Ramsey sono un mistero buffo; il gallese non è mai stato abile e arruolato e Sarri ha voluto però schierarlo nelle ultime due partite con risultati agghiaccianti. Alla pari di Ramsey esiste il caso Bernardeschi che non offre garanzie se non in allenamento".
"Sarri non è reattivo se non nel solito linguaggio da trivio - dice Damascelli - si difende parlando di disordine come se fosse lui un consulente esterno e non l'uomo chiamato a disciplinare i movimenti dei suoi. Ora basterebbe battere la Sampdoria per vincere il titolo ma non cancellerebbe i dubbi e le perplessità che la squadra si è confezionata con le proprie mani. Il numero di gol subiti (Sarri e anche su questo qualcuno del suo staff dovrebbe correggerlo o controllarlo, continua a dire che vanno contati 12 rigori, in verità sono 11, 3 quelli parati) sta a significare che l'equilibrio si è rotto...".
"Ma ci sono altri squilibri, a centrocampo e in attacco, là dove l'assenza di una alternativa a Higuain ha prodotto seri scompensi. Tutto ciò ha portato la Juventus a guidare la classifica e ad avvicinarla al nono titolo consecutivo ma battere la Sampdoria non è certo per un gruppo che ha dato segni di sbandamento nelle ultime quattro partite, salvare la faccia contro Cagliari e Roma è ugualmente un'impresa e così affrontare i francesi del Lione il 7 agosto, sapendo di dover realizzare almeno due gol senza subirne alcuno. Sembra semplice. Per la Juventus normale lo sarebbe. Per questa Juventus è maledettamente difficile. Per responsabilità specifiche di tecnico e calciatori. Poi Agnelli tirerà il conto".